Dal 1982 Edilcommercio, rivenditore di materiali da costruzione, è un punto di riferimento per Rende e la provincia di Cosenza, oltre che eccellenza imprenditoriale della Calabria. Andrea Mazza è amministratore dell’azienda fondata dal padre, dal 2006 entrata nel Gruppo BigMat: “L’ennesima scelta vincente della nostra storia”. Mazza racconta l’anima della sua impresa, capace di fornire un’approfondita consulenza al cliente: “Sempre più di frequente si rivolgono a noi per risolvere fai-da-te i guasti casalinghi”. Il segreto? L’aver investito, molto e sempre, sulla formazione e…
D. Quando è nata Edilcommercio?
R. L’azienda è stata fondata da mio padre nel 1982.
D. In questi 34 anni di vita quali sono state le principali tappe di crescita?
R. La prima è arrivata nel 1992 con l’apertura del punto vendita di Rende, che si è aggiunto a quello storico di San Fili: lo abbiamo ingrandito in più occasioni (tra il 1994 e il 1996), facendolo diventare il nostro polo principale con i suoi 3.000 metri quadri, 1000 di showroom e 2000 di magazzino coperto. L’ultima, invece, nel 2006: quest’anno festeggiamo infatti i 10 anni all’interno del Gruppo BigMat, una scelta vincente, l’ennesima.
D. Che cosa rappresentate per il territorio?
R. Una piccola premessa. Lavoriamo principalmente in ambito locale all’interno della provincia di Cosenza, in una logica di commercio di prossimità: il nostro raggio d’azione è di 30 km. Rappresentiamo, grazie al lavoro di sempre, un punto di riferimento per gli operatori del settore.
D. Rende è una città universitaria. Questo cosa significa per voi?
R. Noi, lavorando poco sia con enti pubblici che con imprese che operano con il pubblico, non abbiamo chissà quale spinta a livello di infrastrutture. Detto ciò, il traino universitario è (stato) sicuramente d’aiuto: l’indotto che si è venuto a creare, in città e nel territorio, è notevole. A Rende vi è un ricco e folto commercio di appartamenti e ciò è solo un vantaggio per noi: ci dà tanto lavoro.
D. Quindi lo stato di salute del mercato locale è positivo?
R. Sì, nonostante tutto e tranne un calo di fatturato costante a partire dal 2008, a inizio 2014 siamo tornai a crescere.
D. In quali termini?
R. A doppia cifra: +11% nel 2014 e un +15% nel 2015. E anche quest’anno il trend è in linea con l’anno passato. La crescita c’è e continua.
D. Siete in controtendenza con l’Italia, il cui quadro rimane balbettante. Come mai?
R. Bisogna sempre contestualizzare i dati e i numeri. Nella nostra zona ci sono stati dei rivenditori-concorrenti che hanno chiuso, per cui abbiamo assorbito la loro quota di mercato e la loro clientela, avendo dunque dei benefici. Oggi abbiamo 3 competitor, in passato erano 6: la crisi ha fatto le sue vittime, purtroppo.
D. Qual è la natura del mercato attuale?
R. Ruota intorno alla ristrutturazione, grazie agli incentivi del 50% di detrazioni fiscali. Poi, senza dubbio, domina il privato.
D. Sempre più protagonista.
R. È cresciuto sensibilmente il numero delle visite di clienti comuni: mamme, ragazzi che stanno costruendo la loro prima abitazione, donne che vogliono materiale perché hanno gli operai in casa. Prima tutto questo non succedeva: capitava di vedere una (massime due) signora in magazzino al giorno, oggi se ne vedono a decine. Specialmente la presenza femminile è molto aumentata: un’ulteriore conferma del fatto che oggigiorno il privato e la ristrutturazione sono i motori del settore.
D. Mentre le imprese di costruzione non lo sono più.
R. Noi lavoriamo con un buon numero di piccole-medie imprese, ma è il privato ad aver ormai acquistato un ruolo da protagonista.
D. E per conquistare il privato è diventato determinante l’apporto dello showroom.
R. Assolutamente sì, accompagnato però dalla capacità di offrire consulenza. Perché adesso il privato si è messo a fare un lavoro che non gli compete. Le racconto un aneddoto.
D. Prego.
R. Un giorno è venuta una signora al banco vendita e ha chiesto informazioni su come sostituire un flessibile del lavandino. Al che il mio collaboratore, dopo averle chiesto di raccontarle a fondo il suo problema, le ha spiegato la procedura completa. Questo per far capire come, sempre più di frequente, i clienti si rivolgano a noi per risolvere fai-da-te i loro guasti casalinghi.
D. Insomma, siete diventati una sorta di libretto delle istruzioni, capace per di più di consigliare i prodotti da utilizzare
R. Io poi non so se alla fine i lavori di riparazione vengono fatti da loro o da un professionista, ma fatto sta che riceviamo sempre più richieste pratiche. La cosa ci fa piacere perché significa che riconoscono in noi l’esperienza e la professionalità e la cosa ci inorgoglisce. Però…
D. Però la casalinga di turno, da buona contabile di famiglia, vuole risparmiare.
R. Esatto e ha anche ragione. Ma poi purtroppo, spesso e volentieri, sbagliano le riparazioni e cosa fanno allora? Danno la colpa ai materiali e al rivenditore che glieli ha venduti o posati…
D. Prima ha accennato ai problemi della concorrenza. Qual è la vostra marcia in più rispetto ai competitor?
R. L’aver investito negli anni sulla formazione. Anche qui posso snocciolarle una curiosità che rende bene l’idea: il mio primo volo in aereo è stato nel 1995 e me lo pagò Mapei, che organizzò a Milano un corso di 3 giorni. Ecco, questa tendenza di far fare i corsi ai dipendenti e ai clienti è diventata una nostra caratteristica distintiva, nonché scelta vincente. Ogni anno organizziamo all’incirca una decina di incontri formativi con varie aziende di diversi settori (edilizia, termoidraulica…), rivolti proprio alla clientela: imprese edili, applicatori, artigiani, architetti, progettisti e geometri.
D. Ecco, ma a proposito dei clienti, qual è il loro rispettivo valore di fatturato?
R. Oggi il 50% del nostro fatturato è fatto dalle imprese e dai professionisti, mentre il restante 50% è tutto dei privati. In passato la proporzione era 80%-20%, ovviamente a favore del professionismo.
D. Il trend dei settori merceologici?
R. Il pesante è quello che va peggio, mentre i segmenti che danno redditività sono le finiture – quindi tutto ciò che è legato allo showroom – e la chimica per l’edilizia (e dunque la ristrutturazione).
D. Avete in cantiere nuovi progetti per rafforzarvi ulteriormente?
R. Sì, da inizio maggio abbiamo avviato i lavori per l’apertura di una nuova sede a Rende, che diventerà il nostro terzo punto vendita: vogliamo che le tre rivendite cooperino al meglio per essere ancora più performanti.
D. Una breve raffica di domande extralavorative finali: squadra del cuore?
R. Juventus.
D. Il cantante o la canzone preferiti?
R. Non riesco a scegliere perché sono un amante della musica in generale, soprattutto quella pop-commerciale contemporanea.
D. Il libro di riferimento o quello che sta leggendo in questi giorni?
R. Ho quasi concluso la lettura del libro sulla vita di Steve Jobs.
D. Chiudiamo in bellezza: hobby?
R. Il lavoro!
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