Eclisse e Defaveri: una famiglia e un’azienda si fondono

Le figlie del fondatore, Antonella e Daniela, uniscono le forze e fondendo Eclisse e Defaveri danno vita a un grande gruppo con l’obiettivo di puntare a traguardi ancora più ambiziosi e consolidare la presenza negli infissi, assecondando le esigenze dei consumatori.

La storia di Eclisse è iniziata nel 1989 da un’idea del suo fondatore Luigi De Faveri, che rivoluzionò il concetto di porta a battente. L’intuizione fu quella di migliorare i primi prototipi esistenti di porta a scomparsa e produrre in serie una struttura metallica, che poi prenderà il nome di controtelaio, in grado di far scorrere e scomparire una porta all’interno del muro, senza alcun ingombro.

Il prodotto fu talmente apprezzato che in pochi anni il controtelaio per porte a scomparsa divenne conosciuto e venduto in tutto il mondo. Questo grazie all’affiatamento di persone profondamente coinvolte nel progetto e al lavoro svolto all’estero attraverso una capillare rete di consociate e distributori.

L’espansione dell’azienda trevigiana fuori dal territorio nazionale è iniziata con l’apertura di Eclisse in Francia nel 1996, e a cui presto hanno fatto seguito le aperture in Polonia nel 2000, in Repubblica Ceca, Inghilterra e Austria nel 2001, in Repubblica Slovacca nel 2004, in Spagna nel 2006, in Brasile e Germania nel 2008.

Sin dall’inizio l’attività dell’azienda è stata mossa dall’intraprendenza e dall’impegno costante nella ricerca e nell’innovazione. Il successivo ampliamento della gamma di modelli proposti, sempre guidato dalla meticolosa attenzione per i dettagli, ha determinato una rapida espansione.

Tanti sono i brevetti che hanno reso famosi i prodotti Eclisse: il binario estraibile e la rete debordante solo per citarne un paio, fino alle innovazioni più recenti come Eclisse 40, il primo e unico telaio per porta svasata a 40 gradi.

Defaveri
Monoblocchi De Faveri
Eclisse
Controtelai per porte a scomparsa Eclisse

Eclissi e Defaveri tutti insieme

Ora Eclisse e DeFaveri si fondono. YouTrade, per l’occasione, ha incontrato Daniela e Antonella De Faveri, ripercorrendo con loro la storia delle due aziende che è anche la storia della loro famiglia. A loro abbiamo chiesto di illustrarci la fusione e poi ci siamo soffermati con Antonella, soprattutto sullo sviluppo di DeFaveri per parlare di controtelaio e monoblocco.

Daniela, l’azienda quest’anno festeggia i suoi primi 35 anni di storia e comincia una nuova avventura.

Sì, dal primo gennaio di quest’anno le due aziende della famiglia, Eclisse e DeFaveri, sono diventate un’unica realtà sotto la guida mia e di Antonella. Ci guida da sempre un orientamento comune e uno sguardo condiviso sullo sviluppo aziendale, che prima che in azienda nasce in famiglia, sulla scorta dell’esempio paterno.

Un’unità di visione strategica che ci ha indotte in modo naturale a unire le forze per avviare una sinergia che senza dubbio ci porterà a occupare una posizione di mercato ancora più solida nel settore delle costruzioni. L’obiettivo è quello di puntare a traguardi ancora più ambiziosi e consolidare la presenza nel segmento degli infissi, assecondando le esigenze dei consumatori.

Antonella, come cominciano i 60 anni di storia del controtelaio De Faveri?

Mio padre, Luigi De Faveri, ha iniziato a Pieve di Soligo con una piccolissima azienda di riparazione di attrezzi agricoli, da cui tutto nasce, nel 1960. Nel 1971 ha costruito la prima officina di riparazione di carpenteria pesante, per assecondare le richieste che arrivavano dal territorio circostante. Nei primi anni Ottanta si è passati alla produzione del solo controtelaio in lamiera zincata.

Il mercato delle costruzioni però stava evolvendo e aveva bisogno di posizionare il serramento a squadra nelle murature. In seguito, i fenomeni di muffa portarono mio padre a creare il primissimo taglio termico aggiungendo al controtelaio in lamiera un listellino in legno.

La soluzione non trovò subito accoglimento nel mercato. Solo parecchio tempo dopo, infatti, si comincerà a parlare di coibentazione. Sarà la nascita dell’Agenzia CasaClima a spingere la richiesta di un prodotto performante che De Faveri produce passando dal controtelaio in lamiera a taglio termico alla spalla coibentata.

Un’azienda fondata sull’innovazione continua come cambia nel tempo?

L’azienda si trasforma ampliando gli stabilimenti produttivi, che oggi sono tre. Si introducono materiali sostenibili, nuove attrezzature e si punta alla crescita del personale, che per una produzione su misura di qualità deve avere una manualità di precisione.

Altro motivo di orgoglio, e che fa la differenza, è l’ufficio tecnico che risponde a ogni necessità del cliente. La produzione è customizzata in base a svariati elementi: la profondità del muro, le caratteristiche del telo oscurante (avvolgibile, tenda tecnica…), proponiamo quindi una serie di prodotti da personalizzare.

In Italia, a seconda delle zone, il serramento viene montato a centro o a filomuro, di conseguenza cambia anche il monoblocco. Ora siamo arrivati a un prodotto che, per esempio, ha soddisfatto pienamente le richieste prestazionali del 110%, un monoblocco che viene montato sull’esterno in appoggio al serramento. Poi abbiamo una vasta gamma di prodotti per la riqualificazione.

Arnaldo-Finazzi-Direttore-commerciale-DeFaveri
Arnaldo Finazzi | Direttore commerciale De Faveri

Il canale di vendita è rimasto lo stesso nel tempo?

La nostra strategia di vendita non è mai cambiata, vendiamo attraverso il rivenditore di serramenti, di materiali edili e di ferramenta tecnica, che fungono da collegamento con l’impresa di posa.

Avete più prodotti customizzati o standard?

I prodotti sono tutti customizzati e appartengono a due famiglie: il monoblocco a misura (o spalla coibentata) e il controtelaio semplice, senza oscurante. I prodotti Expert a confezione sono quattro e passano soprattutto dalla rivendita edile e dalla ferramenta tecnica.

Defaveri
Antonella De Faveri nel reparto logistica

Qual è stata l’innovazione più apprezzata dal mercato?

Il monoblocco a rasare sicuramente, nel mercato attuale ci sta dando molta soddisfazione. Si tratta di una soluzione ideata dalla DeFaveri, circa dieci anni fa, che rispetto alla maggior parte dei sistemi si differenzia perché viene finita in cantiere per mezzo della rasatura. Con questo sistema si evitano crepe o cavillature che si possono presentare nelle spalle dotate di profili in alluminio o fibrocemento.

Il successo del monoblocco a rasare ci ha portato a studiare una soluzione adatta a tutte le murature prive di coibentazione a cappotto. Abbiamo brevettato lo scorso anno la soluzione “Monoblocco Intonaco”, sempre realizzata in Eps conforme ai Cam, dotata di zigrinature per garantire una perfetta aderenza e aggrappo all’intonaco, che unita alla presenza di un paraspigolo in Pvc semplifica le operazioni di finitura.

Quali sono i numeri di DeFaveri?

In quattro anni abbiamo triplicato il fatturato che oggi è di 8,5 milioni, 30 dipendenti e 15 agenti esterni. E quattro stabili per circa 10mila metri quadrati di produzione.

L’azienda si è dotata di un codice etico che ne rappresenta i valori fondanti ed è condiviso con Eclisse.

Il codice etico di Eclisse e Defaveri vuole premiare il talento e l’ingegno di chi opera nell’azienda nel tentativo di realizzare un ambiente di lavoro che valorizzi l’individuo, la solidarietà e il rispetto dell’ambiente. Gli sforzi dell’azienda sono protesi verso la realizzazione di un ambiente di lavoro sano e collaborativo.

Un ambiente sereno ed accogliente permette a ognuno di esprimere al meglio le proprie capacità. Come per i rapporti con i dipendenti, l’azienda persegue con i propri fornitori relazioni stabili e di lunga durata attraverso partnership e collaborazioni con l’obiettivo di migliorare costantemente i propri prodotti e la qualità dell’offerta.

Anche i fornitori fanno parte del team DeFaveri, nella reciproca consapevolezza che il gioco di squadra porta dei vantaggi a tutti i giocatori. Per quanto concerne i clienti DeFaveri si impegna a garantire sempre la massima qualità del prodotto e del servizio fornito a partire dall’offerta, alla posa in cantiere fino all’assistenza post-vendita stabilendo una relazione basata sulla fiducia.

Il codice Etico Eclisse e Defaveri riguarda anche ricerca e innovazione: DeFaveri investe da sempre gran parte delle proprie risorse in ricerca e sviluppo, formazione e qualificazione del personale, strumenti e tecnologia con l’obiettivo di offrire al cliente un prodotto duraturo, efficiente e performante.

C’è poi il tema ambientale: i prodotti vengono ideati, progettati e realizzati con materiali a basso impatto ambientale, in ottica di risparmio energetico e riduzione dei costi e degli sprechi. L’azienda ha inoltre un rapporto molto stretto con il suo territorio e ne promuove sviluppo e tradizione.

Infine, l’ambiente solidale e collaborativo interno all’azienda si rispecchia anche nel modo in cui essa si rivolge all’esterno attraverso il sostegno di associazioni che operano nell’inclusione sociale e le attività del tempo libero.

Vi aspettate una crescita di fatturato dopo la fusione delle due aziende nel Gruppo Eclisse?

La fusione con Eclisse è un viatico importante. È innegabile che Eclisse sia un’azienda leader in edilizia e sarà un grande traino nel magazzino edile in cui DeFaveri è meno presente.

di Livia Randaccio

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