Le case in legno non sentono crisi né stop per il covid: secondo il quinto rapporto sul settore presentato da Federlegno, la produzione sale a 1,35 miliardi di euro, pari a un incremento del 2,3% rispetto all’anno precedente. Secondo lo studio, sono 3.300 unità in legno realizzate, mentre la quota sui permessi di costruire che tocca quota 7% E in crescita del 20% risulta l’export, che raggiunge i 60 milioni di euro. Il 5° Rapporto Case ed Edifici in legno realizzato da Assolegno (associazione di FederlegnoArredo) indica sempre nel Nord Italia – Lombardia, Veneto e Emilia Romagna le zone più interessate, dove si concentra il numero maggiore di realizzazioni con struttura di legno. Ma il mercato comincia a strutturarsi anche in ampie zone del Centro, a partire da Toscana, Lazio e Marche, arrivando a toccare anche regioni del Sud come Puglia e Sicilia.
“In questi anni il settore delle costruzioni in legno è cresciuto e non solo in termini di mercato, ma ha anche saputo instaurare un rapporto stretto con gli architetti, offrendo loro un supporto tecnico indispensabile per offrire al cliente, pubblico o privato, la miglior soluzione possibile” commenta Angelo Luigi Marchetti, presidente di Assolegno. “Una collaborazione che sta dando ottimi frutti e che siamo certi si dimostrerà vincente, se pensiamo anche a quanto l’Europa si stia dimostrando orientata verso un’edilizia sempre più sostenibile. Ogni materiale assume un valore in quanto tale, perché capace di portare il proprio contributo non più in senso strettamente ingegneristico, ma anche e soprattutto in senso ambientale ed ecologico. Non dimentichiamo mai – conclude Marchetti – che qualsiasi edificio in legno realizzato è di fatto un serbatoio di stoccaggio di CO2 che contribuisce alla mitigazione dei cambiamenti climatici”.
“L’interessamento crescente verso i temi della sostenibilità ambientale e le risorse rese disponibili per gli investimenti green rappresentano i driver che incidono, più di altri, sullo sviluppo positivo della bioedilizia in legno in Italia. Un settore che innova e che riassume in sé i concetti di sicurezza, sostenibilità e responsabilità sociale tipici dell’economia circolare”, spiega il presidente di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin. E come Federazione intendiamo mettere proprio la sostenibilità e le certificazioni al centro dell’azione dei prossimi quattro anni. Tutti i comparti industriali che rappresentiamo avranno il nostro supporto affinché la produzione sostenibile dalla A alla Z sia il tratto distintivo della nostra filiera. Gli edifici in legno sono in tal senso uno degli esempi di cui andare più orgogliosi”.