Riunire sotto un unico tetto i cinque dipartimenti aziendali: è stato il punto di partenza per il progetto che ha portato duka (scritto con la d minuscola) a realizzare la nuova sede vicino a Bressanone, in Alto Adige.
“La prima pietra è stata posata nel gennaio 2017 alla presenza delle istituzioni”, racconta Hans Krapf, fondatore dell’azienda. “Siamo molto legati al nostro territorio, per questo abbiamo escluso a priori l’idea di trasferirci altrove. All’Italia e all’Alto Adige dobbiamo moltissimo”.
L’edificio, progettato dallo studio Kerschbaumer Pichler & Partner, è un colosso di circa 20 metri d’altezza per 200 di lunghezza che si integra nel profilo del fondovalle. Ha un aspetto compatto, con una grande scalinata frontale, che invita i visitatori a compiere un simbolico viaggio all’interno.
Nella sede lavorano oltre 250 dipendenti ed è innovativa, con ambienti organizzati, luminosi e spaziosi che invitano al dialogo e allo scambio non solo professionale, ma anche umano. Dal punto di vista delle tecnologie, invece, notevole è l’ingegneristica degli impianti elettrici, di riscaldamento e di ventilazione, così come di quelli energetici.
Tutto, nella nuova sede, ruota attorno alla filosofia 4.0, che vede collaborare software, macchine e uomo. Non solo dati processati, analizzati e archiviati in digitale, per una consultazione più rapida e un lavoro ancor più preciso, ma anche veri e propri macchinari in grado di alleggerire e snellire il lavoro dell’uomo, spostando minuterie, sollevando pesi, e aiutando nel continuo controllo della qualità e nell’organizzazione del lavoro.
“Ciò che ci teniamo a sottolineare”, continua Krapf, “è che abbiamo fatto tutto, trasloco dei macchinari compreso, senza mai fermare la produzione. Un traguardo importante, se consideriamo che da duka escono ogni giorno più di cento pallet carichi di merce”.
La nuova sede è lunga 191,5 metri su 50 mila metri quadri di superficie utile, impiega 331 chilometri di tubature per il riscaldamento e di cavi elettrici e per realizzarla sono state impiegati 42 mila metri cubi di calcestruzzo oltre a 4.800 tonnellate di acciaio.