Sempre più italiani vogliono una casa automatizzata. Per comodità, per moda, per necessità: il risultato non cambia. Nella pratica la home automation, o domotica, è poi declinata in modi diversi.
Ma i dati relativi al 2020 raccolti da Gfk Market Intelligence, non lasciano dubbi: gli italiani hanno incrementato la dotazione hi-tech della propria abitazione nel 24% degli acquisti per la casa, esattamente come fanno le altre famiglie in Europa. E non finisce qui: oltre la metà (52%) ha indicato che acquisterà dispositivi elettronici per la casa nei prossimi tre anni.
Una buona parte di questi dispositivi servono a regolare il consumo di energia. Il 45% dei proprietari di case smart, infatti, sostiene di risparmiare in media oltre il 20% sulla bolletta.
C’è chi ha calcolato, per l’Italia, un risparmio di circa 80 euro al mese. Fosse anche un po’ meno, la spesa sembra indicare un vantaggio concreto per chi installa termostati intelligenti o altri dispositivi capaci di ottimizzare i consumi, con un risparmio sul riscaldamento e climatizzazione in media al 30-35%. E non si parla di abitazioni di classe A.
Ma, certo, bisogna mettere in conto una spesa iniziale, un investimento destinato a rendere più efficiente la casa. Secondo i rilievi, i costi iniziali più elevati, in caso di ristrutturazione (cioè se non sono già presenti in un edificio nuovo) riguardano i cablaggi e l’installazione.
Nel primo caso, i cablaggi, la spesa è ridotta se esiste già la possibilità di un collegamento wirless con internet. In sostanza, se esiste già un impianto che porta l’accesso in rete. Il resto dei cablaggi può riguardare qualche specifico caso (per esempio, per collegare il motore elettrico per muovere tapparelle o tendaggi).
Per il resto la casa smart funziona senza bisogno di cablaggi particolari, dato che tutto viaggia wireless. il costo maggiore, invece, arriva dall’installazione, che è condizionata dal tipo di ambiente, dalla superficie, dal numero di dispositivi da utilizzare, da quante automazioni sono richieste dal proprietario dell’abitazione.
Un calcolo approssimativo per domotizzare un appartamento può oscillare dai 2 mila ai 15 mila euro, sempre secondo la superficie che si intende rendere smart (nel caso di una villa con impianto di irrigazione, sicurezza, climatizzazione, Vmc e intrattenimento connessi, il costo lievita anche di dieci o venti volte).
Ma che il trend della home automation sia decollato lo testimonia anche la Smart Buildings Alliance Italia, associazione che riunisce aziende che si occupano di smart city e smart home. Ormai le società iscritte sono arrivate a 460.