Dopo il via libera definitivo nei giorni scorsi, il piano scuole entra nella fase operativa. Il progetto è ambizioso e prevede lavori in una scuola su due, secondo il governo. La strategia prevede di seguire tre filoni di intervento e coinvolgerà 20.845 edifici scolastici per investimenti pari a oltre 1 miliardo di euro. Secondo il governo, «4 milioni di studenti e una scuola italiana su due sono protagonisti di questo primo progetto che porta nell’arco del biennio 2014-2015 ad avere scuole più belle, più sicure e più nuove». Il piano prevede sia la costruzione di nuovi edifici scolastici che di forti interventi di manutenzione. I fondi sono stati raccolti grazie alla liberazione di risorse dei comuni dai vincoli del patto di stabilità per di 244 milioni (il piano battezzato #scuolenuove), dal finanziamento per 510 milioni dal Fondo di sviluppo e coesione per interventi di messa in sicurezza (filone #scuolesicure), e di decoro e piccola manutenzione (battezzata #scuolebelle). I primi interventi hanno aperto o stanno per aprire 404 cantieri, con progetti da 1 milione come media. Generanno circa 400 milioni di valore. Altri 400 milioni di euro sono stati destinati alla messa in sicurezza e agibilità delle scuole per un totale di 2.480 interventi del valore medio di circa 160mila euro. La palla passa però a Comuni e Province, che per ottenere i finanziamenti dovranno aggiudicare gli appalti entro il 30 ottobre, esaurendo i primi 1.635 interventi previsti dal Dl Fare. In seguito agli accertati ribassi d’asta, saranno finanziati altri 845 progetti previsti dal Ddg 267 del Miur. Infine, altri 110 milioni, abbinati a 40 milioni in capo al Miur, finanzieranno gli interventi di piccola manutenzione, decoro e ripristino funzionale che interesseranno 7.801 plessi scolastici nel corso del 2014. Ulteriori 300 milioni sono in attesa di essere sbloccati nel 2015 e riguarderanno 10.160 plessi. In totale si tratta quindi di 17.961 interventi di piccola manutenzione.