Decreto Coesione: verifica di congruità dell’incidenza della manodopera

Manodopera edile

Ci sono delle novità che riguardano la verifica di congruità del costo della manodopera edile negli appalti pubblici e privati.

Le modifiche sono la conseguenza della conversione in legge del decreto Coesione, convertito dalla legge 95/2024, che ha introdotto ulteriori variazioni rispetto a quanto previsto. Va ricordato che le norme riguardano non solo le opere per appalti pubblici, ma anche privati.

Secondo la legge, dunque, il committente ha l’obbligo, che precede il saldo all’impresa esecutrice, di verificare che l’importo minimo di manodopera necessario per la realizzazione di un’opera edile, considerata la tipologia di lavorazione e la quantità di imprese presenti nel cantiere, sia congruo rispetto ai parametri riportati nell’allegato al decreto ministeriale del 2021, che le stabilisce.

Il provvedimento a cui fa riferimento ha fissato le percentuali di incidenza minima della manodopera sul valore dell’opera, rispetto a diverse opere edili.

A sua volta, il decreto del 2021 si riferisce alla definizione contenuta nell’allegato X del decreto legislativo 81/2008 in materia di sicurezza sul lavoro. Che ovviamente coinvolge anche l’attività edile, comprese quelle affini, direttamente e funzionalmente connesse all’attività resa dall’impresa affidataria dei lavori. Insomma, tutte le attività per le quali si applica la contrattazione collettiva edile, nazionale e territoriale.

Dunque, la legge ora prevede che nell’ambito degli appalti pubblici e privati di realizzazione dei lavori edili prima di procedere al saldo finale dei lavori il responsabile del progetto, negli appalti pubblici, e il direttore dei lavori, o il committente abbiano l’obbligo di verificare la congruità dell’incidenza della manodopera sull’opera complessiva. L’obbligo riguarda imprese affidatarie, in appalto o subappalto e i lavoratori autonomi.

La legge precisa anche i tempi: per i lavori pubblici, la congruità per la manodopera va richiesta in occasione della presentazione dell’ultimo stato di avanzamento dei lavori da parte dell’impresa, prima di procedere al saldo finale dei lavori. Per i lavori privati, invece, deve essere dimostrata prima dell’erogazione del saldo finale da parte del committente.

Come si ottiene il bollino blu? L’attestazione di congruità è rilasciata, entro dieci giorni dalla richiesta, dalla Cassa Edile-Edilcassa territorialmente competente.

La domanda deve essere presentata dall’impresa affidataria o da un soggetto delegato, o dal committente.

Cassa Edile-Edilcassa, se riscontra irregolarità, invita l’impresa a regolarizzare la propria posizione entro il termine di 15 giorni, attraverso il versamento in Cassa Edile-Edilcassa dell’importo corrispondente alla differenza di costo del lavoro necessaria per raggiungere la percentuale stabilita per la congruità. La regolarizzazione consente il rilascio dell’attestazione di congruità.

di Alessandro Bonvicino

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