A Castelnovo ne’ Monti, cuore dell’appenino reggiano, tra colline di conifere e foraggere, il suggestivo massiccio roccioso chiamato Pietra di Bismantova continua a vegliare sulla città. E qui, da più di trent’anni, opera Zini Dino, azienda specializzata in commercio di materiali edili, strutture in legno e trasporto. «Il nostro territorio è peculiare e presenta particolari difficoltà logistiche, soprattutto per quanto riguarda i trasporti, e carenze di infrastrutture tecnologiche, a partire dalla fibra ottica per internet, che è arrivata solo poco tempo fa», spiega Elisa Veronesi, rappresentante legale della società. «Siamo consapevoli che operare in una zona come la nostra può presentare costi di consegna più elevati. Per questo cerchiamo di ottimizzare i viaggi. All’andata recapitiamo i nostri prodotti al cliente finale, mentre al ritorno ritiriamo per conto terzi e riforniamo il nostro magazzino. Le consegne vengono fatte principalmente in abbinamento, e questo ci permette di abbassare di molto i prezzi». Con un parco mezzi variegato, Zini Dino è in grado di trasportare svariate tipologie di merci, anche sfuse, con cadenza settimanale in tutto il Nord Italia e con cadenza mensile anche al Sud.
«Tutto è nato negli anni Sessanta quando il fondatore Dino Zini, che ha dato il nome all’azienda, commerciava e trasportava materiali tra Emilia, Liguria e Toscana. Poi, nel 1983 i figli Fabrizio, Susanna e Tomaso sono subentrati al padre Dino nella conduzione aziendale e hanno ampliato le attività, inserendo la vendita di materiali edili, sia all’ingrosso sia al dettaglio, accanto al trasporto conto terzi e, più di recente, la lavorazione legno, supportata da una superficie di magazzino legnami di oltre 10mila metri quadri», spiega Veronesi. «Grazie all’acquisto di un macchinario taglio k3 Hundegger a controllo numerico, abbiamo iniziato a produrre tetti, tettoie e coperture in legno, e adesso questo è il nostro settore principale. La lavorazione del legno incide, infatti, per il 40% sul fatturato, mentre traporti ed edilizia si dividono in parti uguali il restante 60%. Nel 2018 abbiamo chiuso con 5 milioni di euro di fatturato. Quest’anno speriamo di mantenere lo stesso risultato, nonostante i costi aggiuntivi che abbiamo sostenuto».
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