Una grave perdita per l’industria e per il settore dell’edilizia. La scomparsa di Amilcare Merlo, a pochi giorni dal suo 88esimo compleanno, ha scosso Cuneo, la città in cui Merlo era cittadino onorario. Lascia la moglie Denise e i figli Cristina, Paolo, Silvia, Andrea e Marco.
La sua storia come imprenditore è di quelle che contrassegnano il modo di fare business senza dimenticare il lato umano. Un successo iniziato nell’officina di famiglia, fondata nel 1911 dal padre Giuseppe. Nel 1964, assieme alla sorella Natalina, la svolta decisiva: Amilcare Merlo ha trasferito l’azienda nella sede attuale di San Defendente di Cervasca, iniziando una crescita che ha portato l’impresa ai livelli più alti e a diventare uno dei marchi di sollevatori telescopici e macchine da lavoro più conosciuti del mondo. Oggi lo stabilimento di Cervasca occupa una superficie industriale di oltre 300 mila metri quadrati, conta 1.400 dipendenti e sei filiali nel mondo, con un fatturato che ha superato i 500 milioni.
Nel 2002 l’industriale era stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere e di Ufficiale al Merito Agricolo della Repubblica francese, ma anche di Cavaliere del Lavoro della Repubblica italiana. Non solo Amilcare Merlo aveva ricevuto anche la prestigiosa Légion d’Honneur della Repubblica Francese. Tra le tappe della sua carriera bisogna ricordare anche che dal 2010 al 2013 ha ricoperto la carica di vice presidente vicario di Confindustria Cuneo e dal 2013 è stato componente di diritto del Consiglio Generale di Confindustra Cuneo e membro del consiglio direttivo della Camera di Commercio dal 2004. Nel novembre 2020 ha ricevuto la laurea magistrale honoris causa dal Politecnico di Torino in Ingegneria Meccanica. Legò il suo nome anche allo sviluppo e alla crescita dell’aeroporto di Cuneo-Levaldigi, sul cui ruolo strategico ha sempre creduto fermamente. In segno di lutto, l’attività fabbrica di Cervasca verrà sospesa dalle 14 al giorno dei funerali.