Cresme: le costruzioni cresceranno del 2,5%

Se non fosse una tragedia, sarebbe una barzelletta: ogni anno le previsioni di una ripresa dell’edilizia sono spostate a quello successivo. È così anche per l’analisi che il Cresme presenta nel suo Rapporto annuale, giovedì 16 a Venezia. Il centro studi, per bocca del direttore Lorenzo Bellicini (come riporta il Sole 24Ore), ammette che le previsioni degli ultimi anni si sono rivelate fallaci: per il 2017, per esempio, il centro prevedeva una crescita del 2,6%. La realtà è amara: la ripresa c’è stata, ma è meno della metà, ferma all’1,1%. Un aumento che non recupera certo il frutto della crisi, con il 33% degli investimenti persi e che ha lasciato a casa 600mila addetti negli ultimi dieci anni.

Lorenzo Bellicini
Lorenzo Bellicini

Il Cresme stima per quest’anno una quota 167 miliardi per gli investimenti in costruzioni, di cui 139 per nuove opere e 36,4 miliardi per la manutenzione. A questo si aggiungono 1,8 miliardi per gli impianti di energia rinnovabile, in pratica per i pannelli di fotovoltaico. In compenso, si fa per dire, sono ancora calati dell’1,5% gli investimenti in opere pubbliche. E per il 2018? Il Cresme vede ancora rosa: questa volta l’aumento del settore delle costruzioni è previsto del 2,5%, per merito del traino delle opere pubbliche, che dovrebbero crescere del 4,8%. Chissà, magari questa volta ci azzecca.

Lavori di riqualificazione
Lavori di riqualificazione

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