Credito d’imposta cedibile una sola volta

Sembrava che la legge di Bilancio fosse l’ultimo capitolo della telenovela superbonus. Invece no: arrivano nuove modifiche. Questa volta nel mirino sono le frodi legate alla cessione dei bonus fiscali. In questa chiave il decreto Sostegni ter approvato dal Consiglio dei ministri ha introdotto modifiche per la cessione di tutti i crediti d’imposta, dal superbonus del 110% ai vari sconti fiscali.

L’articolo 26 del testo prevede infatti lo stop alla cessione multipla dei crediti d’imposta. In sostanza, sarà possibile cedere solo una volta il bonus da parte dell’impresa agli intermediari finanziari. Idem per lo sconto in fattura, che i contribuenti possono utilizzare in alternativa a cedere il bonus fiscale. Una volta ceduto all’impresa, insomma, il bonus fiscale rimane lì e non può essere ceduto a sua volta. Una decisione che, però, non piace alle imprese. 

Resta, in ogni caso, il problema delle frodi: la Procura di Roma e la Guardia di Finanza, per esempio, hanno scoperto un giro farlocco da 1,25 miliardi di euro. Oppure a Napoli, dove è emersa una truffa da 110 milioni di euro. Inoltre, secondo quanto avrebbero appurato magistratura e Agenzia delle entrate, la cessione a catena dei bonus edilizi è servita per azioni di riciclaggio del denaro sporco. E tempo fa il governo aveva valutato in 4 miliardi le truffe legate al superbonus.

Contraria alla decisione è l’Ance: «Giusto l’obiettivo di contrastare le frodi, ma non si possono colpire continuamente migliaia di cittadini e di imprese corrette impegnate in interventi di riqualificazione energetica e sismica, che ora dovranno rivedere le condizioni contrattuali con i proprietari, generando migliaia di contenziosi e un blocco del mercato», ha chiosato il presidente, Gabriele Buia. Un’analoga bocciatura è arrivata anche da FederlegnoArredo.

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