Anche l’America entra in condominio. Mentre in Europa, non solo l’Italia, è pressoché fermo, il settore dell’edilizia residenziale continua a macinare strada negli Stati Uniti. La bolla dei mutui subrpime, insomma, è stata digerita in fretta. Secondo quanto riporta Bloomberg, citando i dati del Commerce Department, infatti, la costruzione di appartamenti negli Stati Uniti è attorno ai massimi degli ultimi 40 anni. E gli appartamenti nei palazzi rappresentano il 57% delle case in costruzione a ottobre. I tassi di spazi vacanti sono vicini al loro livello più basso dal 1985, quando la domanda era robusta. Ma, attenzione, c’è un rovescio della medaglia: vivere in appartamento è diventata un’alterativa per molti americani che non possono permettersi un prestito per una casa monofamiliare tipica dei sobborghi delle grandi città, perché non possono pagarsi il mutuo o non dispongono della liquidità sufficiente per l’anticipo. Insomma, l’America sta vivendo una rivoluzione condominiale.