Confindustria Ceramica: il programma verde Ue è penalizzante

Confindustria Ceramica ha incontrato in modalità digitale gli europarlamentari della regione Emilia-Romagna. Obiettivo: illustrare le criticità connesse all’applicazione dell’Eu Emission Trading System (Ets) nel settore ceramico. L’incontro, introdotto dal presidente dell’associazione, Giovanni Savorani, ha visto gli approfondimenti di Franco Manfredini (presidente Commissione Energia) sul tema delle compensazioni dei costi indiretti, di Armando Cafiero (direttore generale) rispetto a effetti ed efficacia del sistema Ets e di Davide Tabarelli (presidente Nomisma Energia) sulle dinamiche dei prezzi della Co2 s sul ruolo della speculazione finanziaria. Ha concluso l’incontro Vincenzo Colla, Assessore allo Sviluppo Economico e Green Economy, Lavoro e Formazione della Regione Emilia-Romagna.   

Le aziende produttrici di piastrelle di ceramica italiane rappresentano un’eccellenza internazionale e si distinguono per i loro alti livelli di efficienza, innovazione tecnologica e attenzione alla sostenibilità. Queste imprese hanno realizzato negli ultimi cinque anni investimenti pari al 10% del fatturato per rinnovare e digitalizzare i propri impianti ed hanno limitati spazi di ulteriore riduzione delle emissioni. Sono impegnate in un percorso di decarbonizzazione che necessita di tecnologie e combustibili oggi non disponibili e quindi di un adeguato orizzonte temporale. 

In questo quadro l’Ue Emissions Trading System (Ets) e il ruolo che sempre più chiaramente ha assunto in esso la speculazione finanziaria determinano per il settore gravi effetti recessivi, erodendo la capacità di investimento delle imprese e compromettendone la competitività internazionale. Questo può comportare anche il fallimento dell’obiettivo di riduzione delle emissioni del sistema Ets, che favorirà l’ingresso in Europa di prodotti ceramici fabbricati in aree geografiche prive di ambizioni climatiche. Sembra quindi utile valutare possibili azioni di correzione del sistema Ets, almeno temporanee, che possano controllare gli effetti delle oscillazioni speculative sui prezzi della Co2. 

La Commissione Europea ha ora approvato la prima misura italiana di parziale compensazione dei maggiori costi dell’elettricità derivanti dal Sistema Ets, che non saranno riconosciuti alle imprese produttrici di piastrelle, nonostante queste siano fortemente esposte al commercio internazionale. È indispensabile integrare il settore nella misura o prevederne una complementare nell’ambito del Fondo per la transizione energetica nel settore industriale già istituito.

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