Nuovi codici doganali e norme tecniche delle piastrelle di ceramica: tutte le novità del settore saranno protagoniste del prossimo convegno di Confindustria Ceramica. A fronte di importanti cambiamenti che saranno introdotti nel 2017 in materia di codici doganali e norme tecniche delle piastrelle di ceramica – modifiche che avranno ripercussioni sul piano tecnico e commerciale -il 1° luglio alle 10 si terrà presso la sala conferenze di Confindustria Ceramica un incontro allo scopo di illustrare la natura e le conseguenze dei nuovi regolamenti.
Dopo l’introduzione di Alfonso Panzani, Presidente della Commissione Normazione Tecnica dell’Associazione, il vicedirettore Luciano Galassini, in qualità di Membro della Delegazione Italiana ai Comitati Tecnici Europei Cen e Iso, spiegherà alcune delle modifiche effettuate ai codici doganali delle piastrelle di ceramica. La principale novità riguarderà il sistema di codifica a sei cifre che identifica i nostri prodotti ai fini statistici e daziari a livello mondiale. Inoltre, i nuovi codici si baseranno sulla classificazione dei prodotti stabilita negli standard internazionali fondata sulle classi di assorbimento.
A seguire, l’intervento della Direttrice del Centro Ceramico, Maria Chiara Bignozzi, che illustrerà il nuovo metodo per la determinazione dell’assorbimento d’acqua: non sarà più quello ad ebollizione usato finora ai fini della classificazione, bensì il vacuum (deprimometro) che, come noto, non dà risultati sovrapponibili all’ebollizione. Nella recente revisione della norma base Iso 13006 sono state altresì introdotte alcune altre novità: Davide Carra, anch’esso Membro della Delegazione Italiana ai Comitati Tecnici Europei Cen e Iso, relazionerà sulle caratteristiche dimensionali che dovranno avere i prodotti rettificati e sui requisiti e modalità di misurazione dell’ortogonalità. L’incontro si concluderà toccando altri due temi oggetto d’intervento: le modifiche al campo di applicazione della norma En 14411, con conseguenti effetti sulla marcatura CE (dichiarazione obbligatoria, rilasciata dal fabbricante di un prodotto regolamentato nell’Unione europea, che il prodotto è conforme ai requisiti di sicurezza previsti dalle direttive applicabili.); e la distinzione tra prodotti smaltati (Gl) e non smaltati (Ugl) che nei nuovi codici doganali scomparirà, mentre continuerà ad esistere nelle norme tecniche.