Arrivano i commenti di Confindustria dopo l’accordo raggiunto per il rinnovo del contratto di lavoro nel settore delle piastrelle. «Il rinnovo del Ccnl, avvenuto nella serata di mercoledì 16 novembre, rappresenta in questa fase per il nostro settore un punto di equilibrio ed è in linea con quanto avvenuto in altri settori industriali a noi vicini della filiera chimica», commenta Giorgio Romani, neo presidente della Commissione Sindacale di Confindustria Ceramica. «In particolare, nell’ipotesi di accordo si è potuto tenere conto dell’esigenza di un anno senza aumenti salariali, per il recupero del delta inflattivo che si era generato nel precedente periodo contrattuale, ed è stato possibile riallineare la scadenza del nostro contratto a fine 2019 con gli altri della filiera».
L’accordo, che sostituisce quello stipulato il 18 marzo 2014, prevede un aumento a regime di 76 euro suddiviso, per il comparto delle piastrelle di ceramica, nelle seguenti tre tranche di aumento: 31 euro erogati il 1° luglio 2017, altrettanti dodici mesi dopo ed i restanti 14 euro a decorrere dal 1° gennaio 2019. Aumenti diversi nelle decorrenze riguardano gli altri comparti, fermo restando i 76 euro. Tale aumento rappresenta il risultato di una negoziazione che ha tenuto conto del periodo di deflazione che aveva interessato buona parte della precedente vigenza contrattuale.
Sul versante della previdenza complementare, il contratto ha decretato un aumento del contributo Foncer a carico azienda dello 0,20% per piastrelle e refrattari a decorrere dal 1° luglio 2018 e dello 0,10% per ceramica sanitaria e stoviglie dal 1° luglio 2019.
L’ipotesi di contratto sarà ora sottoposta all’approvazione delle assemblee dei lavoratori, che si terranno nel mese di dicembre.