Oltre 350 iscritti: la tappa di Napoli del roadshow Condominio Ok, promosso da Virginia Gambino Editore, ha suscitato un interesse superiore alle previsioni. Tanto che per riuscire ad accogliere i partecipanti gli organizzatori hanno dovuto trovare una sede alternativa a quella indicata nelle ore precedenti l’evento. E anche la nuova location, l’Hotel Terminus, si è riempita di amministratori di condominio, architetti, professionisti e rappresentanti di aziende interessate ai temi della riqualificazione e del risparmio energetico. E a conoscere i trend futuri, in particolare per quanto riguarda i materiali e l’impatto del digitale, come ha spiegato il giornalista Roberto Di Lellis.
Un pubblico attento, che ha ascoltato l’introduzione del presidente dell’Ordine degli architetti di Napoli, Salvatore Visone, che ha sottolineato la necessità impellente di mettere mano a un patrimonio edilizio, quello di Napoli, particolarmente sofferente. Anzi, in condizioni che in molte zone sono di emergenza, come è emerso dai dati presentati da Federico Della Puppa, che ha commentato l’analisi svolta sul territorio dal Centro Studi YouTrade: A Napoli e provincia il 65% delle abitazioni occupate si trova in edifici condominiali con cinque e più appartamenti per edificio, dunque oltre il 60% della popolazione e delle famiglie vive in condominio. Ma sul totale delle abitazioni, il 59,1% è stato costruito prima del 1970 e, dunque, presenta caratteristiche di scarsa o nulla rispondenza alle normative antisismiche ed energetiche. Con quali tecnologie è possibile intervenire a Napoli? È stato questo l’argomento affrontato da Peter Erlacher – Naturno, esperto di edilizia sostenibile. Un’analisi che, oltre a entrare nel dettaglio, con l’esame dei pro e i contro dei singoli metodi o materiali utilizzabili, ha dimostrato come la spesa per il risparmio energetico di un edificio si trasformi nel giro di cinque-sei anni, in un investimento remunerativo. Insomma, migliorare la qualità degli edifici conviene. E le idee per Napoli ci sono, come ha testimoniato l’architetto Bernardino Stangherlin, che ha portato a esempio il caso del progetto Sirena, programma di recupero dei fabbricati privati del centro storico napoletano incentivato, a fase alterne, dall’amministrazione pubblica. Alla fine, come nelle altre tappe di Condominio Ok, non è mancato lo spazio dedicato alle soluzioni pratiche proposte dalle aziende.