Condomini troppo tassati (e chi non lo è, si potrebbe aggiungere). Lo sostiene Giovanni DePasquale, presidente nazionale della Anaip (Associazione nazionale amministratori immobiliari professionisti). «Sono anni che invitiamo i vari Governi a considerare come priorità un Dipartimento sulla casa che faccia direttamente capo alla presidenza del Consiglio e che vada a esaminare e a gestire in modo più organico tutta la normativa che coinvolge il settore immobiliare, condominiale e la relativa tassazione», protesta. «Dispiace apprendere ancora una volta che questa nostra richiesta continua a essere ignorata, con la conseguenza che vengono approvate norme tra di loro in contrasto in assenza di una visione d’insieme. L’ennesima conferma viene dal testo della Legge di Stabilità 2015. Dopo i disguidi sul pagamento della Tasi il premier Renzi si era impegnato a orientarsi sull’unica strada secondo noi più equa: una sola imposta sugli immobili ed anche meno pesante, ma non vi è traccia».
Per la verità Renzi ha dichiarato al momento della presentazione della Legge di Stabilità che per il prossimo anno ci sarà un’unica imposta, programma ribadito anche dal consigliere economico di Renzi, Yoram Gutgeld e confermato dal ministro all’Economia, Pier Carlo Padoan. «Come Associazione degli amministratori di condominio dobbiamo ricordare al Governo che l’attuale situazione di crisi e l’eccessiva tassazione sulla casa hanno come conseguenza anche quella di aver aumento di circa il 30% nel giro di un anno il contenzioso in materia condominiale. Situazione allarmante, ben nota a tutti i Tribunali italiani ed agli amministratori che sempre più spesso non riescono a pagare i fornitori per mancanza di liquidità sul conto del condominio», conclude Giovanni De Pasquale, che però ha parole di elogio per il ministero della Giustizia, «che tramite il sottosegretario Ferri, ha predisposto finalmente il Regolamento, entrato in vigore lo scorso 9 ottobre, che disciplina la formazione obbligatoria degli amministratori, creando così più professionisti e nuove opportunità di lavoro per laureati e diplomati, di contro lamentiamo la mancanza di sostanziali incentivi per sbloccare anche le ristrutturazioni condominiali. Le detrazioni fiscali previste attualmente, a coloro che non hanno reddito, oggi servono a ben poco, tanto che nelle assemblee condominiali si riesce a deliberare con enormi difficoltà su tale punto, salvo non vi sia un’urgenza tale che metta a rischio la sicurezza dello stabile. Chiediamo nuovamente al Presidente Renzi di valutare insieme a noi quanto sta accadendo nel nostro settore».