Come fare i conti con la contabilizzazione

Come tenere conto dei consumi energetici di un condominio? E come districarsi nella jungla di leggi e norme che si sono sovrapposte anno dopo anno? E, ancora, è possibile differenziare la propria condotta condominiale? I quesiti sul tema della contabilizzazione del consumo di energia sono stati affrontati in un convegno nel secondo giorno di Condominio Expo, manifestazione organizzata alla Fiera di Bergamo. Davanti a una platea di addetti ai lavori, tecnici e amministratori condominiali, hanno fornito risposte i tecnici chiamati ad affrontare l’argomento: gli avvocati Marina Figini, Eugenio Correale, ed Edoardo Riccio, tutti dell’Anaci, Carlo Piarulli, presidente di Adiconsum Lombardia, l’ingegnere tecnico ambientale Mario Maistrello e Michele Pandolfi, di Gewiss, moderati dal giornalista Roberto Di Lellis. Gli aspetti normativi, che vedono direttive europee intrecciarsi con quelle nazionali e, come se non bastasse, con i diversi regolamenti regionali, sono stati, in particolare, letti ai raggi x, per fornire agli amministratori di condominio presenti una lettura il più possibile univoca. Il distacco di un condomino dall’impianto centrale, la resistenza di chi non vuole installare nel proprio appartamento i rilevatori di calore, i ricorsi da parte dei condòmini, sono tra gli aspetti che sono stati al centro del dibattito. Pandolfi, inoltre, ha allargato il tiro sull’adozione della domotica anche per gli impianti di illuminazione o raffrescamento, mentre Maistrello ha messo in guardia da una troppo semplice interpretazione dei problemi tecnici che derivano dall’installare sistemi di contabilizzazione. Eppure, anche i condomini più datati dovranno adeguarsi entro tre anni: la legge non concede sconti e tutti gli edifici dovranno essere in grado di misurare i propri consumi energetici. E, soprattutto, di diminuire la bolletta. convegno-contabilizziamo

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