Certificazioni da rinnovare per 200 mila imprese italiane

Certificazioni e standard Iso

Secondo una stima di Accredia, l’ente unico nazionale di accreditamento designato dal governo italiano, sono circa 200 mila le aziende italiane che devono ancora rinnovare le certificazioni dei sistemi di gestione ambientale e della qualità, adeguandosi ai nuovi standard Iso (International organization for standardization). Per farlo hanno meno di un anno di tempo a disposizione e non sarà prevista alcuna proroga, parola di Emanuele Riva, direttore del dipartimento Certificazione e Ispezione di Accredia: «Numeri così importanti richiedono una gestione accurata della transizione per evitare di arrivare tutti insieme all’ultimo minuto. Per cui è bene fare presto, subito». Già, perché il 15 settembre 2018 scadrà il termine ultimo per la transizione delle due norme (Iso 9001 e Iso 14001) alle nuove versioni diffuse nel 2015 da Iso, mentre la conformità delle stesse è valutata dagli organismi di certificazione verificati a loro volta dagli Enti di accreditamento, da Accredia in Italia. E cosa succederà alle imprese che non si adegueranno in tempo alle nuove norme? «Dovranno sostenere costi maggiori per il rinnovo, che avverrà per di più in tempi più lunghi» precisa Riva, che aggiunge: «Dal 15 marzo 2018 gli organismi di certificazione dovranno svolgere tutte le verifiche secondo le nuove edizioni. Avere una certificazione valida diventa strategico per la competitività di un’azienda, senza contare che, se si vuole partecipare a bandi di gara pubblici, in alcuni casi, diventa addirittura un requisito obbligatorio. Ad oggi il 25% delle aziende mondiali ha effettuato la transizione e l’Italia è più o meno in linea. Manca il restante 75% che deve affrettarsi per recepire le nuove indicazioni”.

Certificazioni e Standars Iso

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