Centro Formazione e Ricerca Merlo: fare training? È sempre più un investimento

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La formazione rappresenta il cuore pulsante di un approccio lungimirante e proattivo, in cui si sceglie di investire nelle persone e nel loro contributo alla crescita aziendale e sociale, trasformando competenza e qualità in un vantaggio competitivo duraturo. Esempio concreto di questa filosofia è il Centro Formazione e Ricerca Merlo, un punto di riferimento per l’addestramento operativo e la sicurezza.

Con i suoi 50 mila metri quadrati di aree dedicate alle esercitazioni pratiche e i 900 metri quadrati di aule e laboratori, e grazie ai suoi istruttori altamente qualificati, il centro forma migliaia di professionisti ogni anno, offrendo corsi su svariate tipologie di macchinari, dalle macchine operatrici ai trattori agricoli, dalle gru ai mezzi da cantiere.

Ogni percorso si conclude con un attestato professionale «che rappresenta molto più di un obbligo burocratico, ma è il segno tangibile di una formazione di alta qualità», afferma il direttore Paolo Peretti.

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Paolo Peretti

«La formazione è fondamentale per accrescere le competenze, garantire la sicurezza e promuovere l’innovazione. Attraverso un percorso formativo continuo e di qualità è possibile costruire la fiducia dei clienti e affrontare con efficacia le sfide professionali. Perché la formazione non solo sviluppa le abilità tecniche, ma favorisce la specializzazione e potenzia la capacità di proporre soluzioni di qualità e di adattarsi ai contesti di mercato che cambiano e alle tecnologie in evoluzione. Solo così si può guardare al futuro con fiducia».

Nel corso dell’ultimo anno avete attivato nuovi corsi di formazione?

Negli anni la nostra offerta formativa si è progressivamente ampliata, includendo corsi su macchine da cantiere, agricole e forestali, mezzi per l’igiene urbana e la manutenzione del verde, sistemi di sollevamento, macchine speciali e sgombraneve.

Questo continuo aggiornamento ci ha permesso di rispondere alle esigenze sempre più diversificate del mercato. Recentemente abbiamo introdotto un corso dedicato agli addetti all’imbragatura di carichi, una figura professionale fondamentale per garantire la sicurezza nelle operazioni di movimentazione.

Può sembrare un tema di secondaria importanza, ma le statistiche dimostrano il contrario: molti incidenti sul lavoro, soprattutto durante l’uso di ganci di sollevamento, sono causati da errori nell’imbragatura. La caduta di un carico rappresenta non solo un grave rischio per la sicurezza delle persone, ma può anche comportare danni alle attrezzature e ritardi nelle operazioni.

Queste attività, tanto delicate quanto cruciali, devono essere affidate a professionisti adeguatamente formati e competenti. Con questo nuovo corso puntiamo a ridurre il rischio di incidenti e a promuovere una cultura della sicurezza, integrandola profondamente nelle pratiche quotidiane delle aziende del settore.

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Operatori durante il corso di formazione per l’imbragatura dei carichi

Quanti sono stati i partecipanti ai vostri corsi nel 2024?

Le nostre strutture (aule, laboratori e aree esterne di addestramento) sono rimaste operative per tutto l’anno. Nel 2024 abbiamo formato 2391 partecipanti, suddivisi in gruppi con una media di cinque persone per sessione.

Abbiamo scelto di mantenere i gruppi ristretti, accogliendo partecipanti da tutta Italia e anche dall’estero, per garantire un apprendimento efficace e un dialogo diretto e costruttivo con i nostri docenti e istruttori.

La carenza di manodopera specializzata è ancora un problema?

Sì, è un problema trasversale che colpisce tutti i settori, le specializzazioni e i contesti geografici.

Da un lato cresce la domanda di profili qualificati, ma dall’altro si assiste a un aumento di manodopera generica, spesso priva delle competenze necessarie. A nostro avviso, l’unica soluzione praticabile consiste nell’implementare programmi di formazione e inserimento lavorativo seri e strutturati. Questi devono puntare a far crescere professionalmente chi è privo di esperienza, favorendone l’integrazione nelle aziende.

Nel Gruppo Merlo adottiamo quotidianamente questo approccio. Sebbene molti dei nostri nuovi dipendenti fossero inizialmente privi delle competenze adeguate, attraverso percorsi di formazione teorico-pratica mirati, sono riusciti ad acquisire le abilità necessarie. Questo metodo ci ha permesso di trasformare una sfida in un’opportunità di crescita, integrando efficacemente i nuovi arrivati e rafforzando il nostro team.

La sicurezza nell’ambiente di lavoro è spesso sottovalutata: come si dovrebbe procedere per una corretta valutazione dei rischi?

Il fattore più importante, ma anche il più complesso da gestire, è quello umano: una variabile di rischio difficile da quantificare e controllare.

Da un lato, molti imprenditori si limitano a ottenere un documento che certifichi la conformità legale di un processo o di una situazione. Dall’altro, i lavoratori possono essere demotivati, disattenti o privi delle competenze necessarie per operare in sicurezza.

In entrambe le situazioni, la formazione è la chiave. Non deve essere vista come un semplice obbligo normativo, ma come uno strumento per rendere le attività lavorative più sicure, specialmente nell’utilizzo di macchinari e attrezzature. Solo personale consapevole, adeguatamente formato e addestrato può garantire standard di sicurezza elevati.

Per questo in estate il Cfrm ha ricevuto la Menzione al Premio Eccellenza?

Il Premio Eccellenza Formazione Aif è una delle iniziative più prestigiose nel campo dell’apprendimento e dello sviluppo organizzativo. La menzione del Presidente della Giuria assegnata al Cfrm è un riconoscimento di grande valore.

Questo premio sottolinea il nostro impegno nel progettare percorsi di formazione che coinvolgano emotivamente i giovani, rendendoli consapevoli delle dinamiche e delle opportunità del mondo del lavoro. È una motivazione ulteriore per continuare a investire nelle nuove generazioni e nel loro futuro professionale.

Collaborate ancora con il Politecnico di Torino per la formazione?

Sì, il nostro obiettivo comune è fornire ai giovani ingegneri neolaureati le competenze necessarie per progettare una nuova generazione di macchine più efficienti, con consumi ridotti e minore impatto ambientale. Questo approccio consente di promuovere soluzioni innovative e sostenibili, generando benefici sia per le aziende, sia per l’ambiente.

Avete nuovi progetti per il 2025?

Sì, abbiamo progetti ambiziosi. Oltre ai nostri obiettivi di crescita, siamo consapevoli dell’importanza strategica della formazione, che non deve più essere percepita come un costo, ma come un investimento. La formazione deve essere sviluppata in una prospettiva integrata: politica, finanziaria, economica, organizzativa, operativa e, soprattutto, umana.

Per il Gruppo Merlo questo significa continuare a investire al massimo. Tuttavia, saranno le persone a fare la differenza: la loro competenza, passione e dedizione saranno fondamentali per compiere le scelte migliori e orientare il futuro. Nulla di più semplice… o di più complesso.

di Veronica Monaco

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