Cassa Edile di Milano, Lodi, Monza e Brianza: tornano ad aumentare gli occupati

Tre giorni per riflettere sui valori della bilateralità in edilizia come sistema, sulla sua storia, sul suo ruolo di vigilanza sulla legalità e sulla sua funzione di welfare in favore dei lavoratori e delle imprese. La riflessione ha preso l’avvio dal centenario della Cassa edile di Milano Lodi, Monza e Brianza che ha presentato un documentario sulla propria storia e che proseguirà con diversi momenti di confronto promossi dalla Cnce sulla bilateralità in Italia ieri, oggi e domani.

Un primo focus concerne i dati sull’attività e sull’occupazione nel settore edile in Lombardia: Secondo i numeri forniti dall’Osservatorio della Commissione nazionale Casse edili e della Cassa edile di Milano, nella regione tra l’ottobre 2018 e il settembre 2019, rispetto allo stesso periodo precedente (ottobre 2017 – settembre 2018), il numero delle ore lavorate è aumentato del 6,2%, oltre due punti percentuali in più rispetto alla media nazionale. Così come è cresciuto del 6,8% il salario medio. Siamo di fronte a un segnale interessante che sembrerebbe indicare un’inversione di tendenza rispetto al passato considerando anche il segno positivo sulle nuove imprese che sono aumentate dell’1, 5%.

“I dati registrati dalla Cassa Edile negli ultimi due anni confermano il ruolo che il territorio della macro-area milanese (comprese le Province di Monza e Brianza e di Lodi) ha saputo conquistare, a conferma dell’attrattività dell’area e della sua apertura internazionale”, precisa il presidente della cassa edile milanese Gabriele Bisio. “Risultano interessanti le trasformazioni in atto e i progetti di investimento che si stanno sviluppando sul territorio, confermato dal numero dei cantieri avviati nell’ultimo anno che supera le 27 mila unità per un valore di oltre 5 miliardi di euro”.

Non solo mercato ma anche welfare. Il sistema bilaterale e, in particolare la Cassa edile di Milano, ha avviato da lungo tempo un percorso di mutualismo e di solidarietà economica e sociale che ha contenuto i disagi della crisi economica degli ultimi anni. Le prestazioni fornite nel tempo dalla Cassa Edile di Milano, Lodi, Monza e Brianza si sono adeguate alle nuove esigenze del settore andando a costruire, nel tempo, una forma di welfare a favore dei lavoratori e delle loro famiglie del tutto inedita che oggi conta oltre 20 prestazioni assistenziali. Sono stati, inoltre, promossi numerosi strumenti che hanno contribuito ad elevare i livelli di regolarità nella logica di leale concorrenza imprenditoriale.

La nascita di Cassa Edile di Milano, Lodi, Monza e Brianza risale al contratto di lavoro del 1° Aprile 1919 stipulato tra il Collegio dei Capimastri di Milano e l’Associazione Mutuo Miglioramento fra Muratori, Badilanti, Manovali e Garzoni di Milano: il primo esempio di Istituto assistenziale della categoria edile sorto in funzione di un accordo tra parti aventi interessi differenti che nell’istituzione della Cassa Edile hanno trovato un punto d’incontro. Lo scopo della Cassa è sin dalle origini fornire sussidi ai lavoratori edili e dare lustro alla categoria, offrendo forme assistenziali non ancora o parzialmente attuate dalla legislazione statale. L’assistenza sociale statale si è ispirata, nel corso degli anni, alle forme mutualistiche introdotte dalla Cassa Edile in svariate occasioni.

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