Mancano pochi giorni alla fine dell’Expo e sono in molti a chiedersi che cosa ne sarà dei padiglioni. Intanto, però l’esposizione universale lascia in eredità l’unico edificio preesistente, Cascina Triulza, completamente rinnovato e con tanto di certificazione Leed Platinum. Si tratta di un fabbricato rurale di fine Ottocento che, dopo la riqualificazione, ha ridotto il fabbisogno di energia rispetto a un edificio analogo del 76,5% e più del 50% dell’energia necessaria è prodotta da fonti rinnovabili, mentre il consumo idrico per usi sanitari è diminuito del 48,8%. Non solo, sono state costruite nuove strutture portanti per i tre corpi denominati Residenze, Granaio e Stalla, totalmente autonome con restauro e la manutenzione delle parti esistenti, dove la muratura perimetrale è una sorta guscio, memoria storica dell’estetica originale. E i telai monopiano, lo scheletro in acciaio e l’utilizzo di profili metallici lamiere grecate per i solai ne dispongono l’adeguamento sismico. Tutto il progetto nel suo complesso ha totalizzato 80 punti conseguiti su 110, non il massimo ma un ottimo risultato tanto da classificarlo Platinum, primo esempio in Italia di un livello così alto nell’ambito di una ristrutturazione rurale. La fase di design è stata seguita da MM SpA con il supporto di Manens-Tifs; la costruzione è stata realizzata dalla Torelli & Dottori, supportati per gli aspetti Leed da ICMQ, la fase di cantiere è stata costantemente monitorata da Expo 2015 SpA attraverso Greenwich e Bureau Veritas Italia, in qualità di soggetti terzi indipendenti.