La Federazione Ceramica e Laterizio ha presentato il nuovo paradigma del costruire: la casa mediterranea rappresenta una cultura, una filosofia, un modo di costruire, un know how e un’appartenenza tipica di uno specifico territorio, collocato in un determinato contesto climatico.
Il laterizio e la ceramica continuano tuttora ad essere protagonisti nei grandi progetti di architettura contemporanea, un ruolo di primo piano che si fonda su basi scientifiche e che spazia dagli aspetti bio-climatici a quelli sismici, dall’acustica fino al lato estetico.
La casa mediterranea si compone di materiali locali, prodotti sul territorio con materie prime a “chilometro zero” da industrie radicate sul territorio, opera in controtendenza ai modelli nordeuropei, tipici dei climi freddi, importati senza tenere conto della loro installazione nei climi caldi e miti. Gli elementi che contribuiscono alla sua realizzazione vengono scelti tenendo conto di tre fattori principali, interconnessi fra loro:
– Efficienza energetica dell’edificio in un contesto climatico in cui la problematica del raffrescamento estivo, a causa delle sempre crescenti temperature, sono più impattanti rispetto al riscaldamento invernale
– Comfort indoor, direttamente connesso alla qualità dell’aria e alla valenza estetica degli ambienti
– Sostenibilità, resistenza al fuoco e sicurezza sismica delle costruzioni; la sostenibilità, valutata con l’approccio del ciclo di vita e con la forza della durabilità.