Anche i più accesi sostenitori dell’ambiente, anche chi progetta edifici green, anche chi seleziona materiali certificati con un timbro di sostenibilità accende un computer e fa una ricerca su Google, oppure scrolla con Instagram o, per necessità spedisce e riceve mail.
Tutte attività per nulla green. Anzi, sono azioni che contribuiscono al peggioramento dello stato di salute del pianeta. Secondo una stima del gruppo americano Utilities One, i data center consumano enormi quantità di energia e contribuiscono alle emissioni di gas serra.
Un singolo data center può utilizzare la stessa quantità di elettricità di una piccola città. E, tutti insieme, i data center consumano circa il 3% dell’elettricità globale.
Un consumo in crescita: si prevede che entro il 2030 i data center saranno responsabili del 10% del consumo globale di elettricità, mentre nel 2021 erano già responsabili dell’1% delle emissioni globali di Co2, equivalenti all’intera industria aeronautica.
Insomma, la tecnologia ha due facce: un collegamento Zoom fa risparmiare un viaggio in auto, ma allo stesso tempo ha alle spalle un consumo di energia notevole.
Per questo i big della tecnologia ci tengono a far conoscere i loro sforzi per ridurre questo spreco di elettricità. L’ultimo big tech che si impegna in attività green è Meta (Facebook, Instagram, Whatsapp).
La creatura fondata da Mark Zuckerberg ha appena firmato un contratto da 800 milioni di dollari all gruppo Turner per la costruzione di un campus di 6.500 metri quadrati e una struttura di quasi 700 mila metri quadrati presso il River Ridge Commerce Center di Jeffersonville, nello Stato dell’Indiana.
Il complesso di edifici, che sarà il 18esimo dell’azienda negli Stati Uniti e il 22esimo nel mondo, sarà una parte importante dell’infrastruttura globale che porta le tecnologie e i servizi Meta a miliardi di persone in tutto il mondo.
Il campus comprende diversi edifici con data center e Turner utilizzerà un assemblaggio modulare prefabbricato per costruirli.
Ma, aspetto più importante, Meta effettuerà investimenti in nuovi progetti di energia rinnovabile, che consentono alla società di affermare che il data center sarà completamente alimentato da energia rinnovabile una volta operativo.
Il campus sarà certificato Leed Gold dal Green Building Council degli Stati Uniti. La costruzione del campus coinvolgerà oltre 1.250 lavoratori edili, con l’obiettivo di rendere il data center sostenibile. Nel 2020, Meta dichiara di aver raggiunto lo zero netto di emissioni operative di gas serra riducendo le emissioni del 94% rispetto al 2017, nonché sostenendo progetti di rimozione del carbonio.
L’azienda si è posta l’obiettivo di raggiungere emissioni nette pari a zero lungo tutta la sua catena del valore entro il 2030.
di Paolo Caliari