Il mondo delle costruzioni si sta avviando verso la sua seconda rivoluzione industriale, dopo quella legata all’introduzione del cemento armato nel diciannovesimo secolo. Un cambiamento epocale, che comporterà un ripensamento profondo delle modalità del costruire e un cambiamento radicale del mercato. Fare una scelta green non è solo una necessità, ma anche un modo di abitare orientato al futuro. Ma come si fa a rendere un edificio green? Che caratteristiche devono avere i componenti di una casa per essere sostenibili? Una casa green costa necessariamente di più? E green, esattamente, cosa significa? «Per questo occorre una cultura da parte del compratore, e dal tecnico che lo assiste. La sostenibilità è basata su tre pilastri: ambientale, sociale ed economica», spiega il professor Stefano Della Torre, direttore del Dipartimento Best (Dipartimento di Scienza e Tecnologie dell’Ambiente Costruito) al Politecnico di Milano. «Si possono conseguire dei grandi risparmi complessivi facendo le scelte giuste, e quindi riuscire ad adeguare vecchi edifici con meno spesa, per far sì che l’efficienza sia sfruttata al massimo».
«I bonus hanno permesso al consumatore di guardare alla riqualificazione abitativa con un aiuto di tipo finanziario, e in particolare il 65% ha messo il risparmio energetico al centro dei processi di acquisto: se prima era spesso un desiderata, e poteva comportare un esborso considerevole, oggi la procedura è semplificata», commenta Massimo Buccilli, presidente di EdilegnoArredo.
«L’edilizia sostenibile è parte consistente del patrimonio tecnico e culturale delle nostre aziende. Abbiamo alle spalle 50 anni di tradizione e di cultura del legno, e le nostre aziende hanno il loro punto di forza in innovazione e formazione. Sforzi che oggi consentono a chi acquista un prodotto di vedere coniugato le nuove tecnologie alla grande tradizione italiana dell’eco-design. Inoltre forniamo una formazione estremamente capillare ai nostri installatori, che garantiscono al prodotto una posa a regola d’arte per assicurare le massime prestazioni al prodotto stesso», conclude Massimo Buccilli.