L’UE e il nostro paese si trovano a fronteggiare un rapido cambiamento della struttura demografica e le conseguenze dell’invecchiamento della popolazione sulle finanze pubbliche e sulla protezione sociale.
Basti pensare che in Italia nel 1961 la popolazione anziana in Italia era costituita da 4,8 milioni di persone, pari al 9,5% del totale della popolazione censita, e che esattamente cinquant’anni dopo, nel 2011, i dati anagrafici contano 12,3 milioni di over 65, un valore pari al 20,3% del totale della popolazione residente.
Un aumento esponenziale che comporta notevoli conseguenze non solo sul piano socioeconomico, ma anche la nascita di nuove formule di insediamento e pratiche di residenzialità attiva, pensate e progettate proprio per la terza età come il silver cohousing.
Proposte che potrebbero anche reintervenire sul patrimonio edificato, migliorandolo, riqualificandolo e adattandolo alle nuove esigenze del risparmio e dell’efficientamento energetico. Una sfida per il futuro che dobbiamo avviare oggi.