Carenza di manodopera in edilizia: l’integrazione dei lavoratori ghanesi

Carenza di personale
La canicola

In cantiere c’è carenza di manodopera. E questo deficit riguarda anche le mansioni di basso livello, non solo compiti tecnici o di alta specializzazione. Eppure, c’è un esercito di non italiani che potrebbe essere utilizzato nel mondo dell’edilizia.

Lasciamo perdere le polemiche, le dispute e le contrapposizioni della politica. Nei fatti, non deve stupire se ci sono aziende che importano letteralmente manodopera.

Non attraverso l’arruolamento di chi è sbarcato dai gommoni a Lampedusa, ma con una immigrazione regolare e nel rispetto delle regole.

È, per esempio, quanto avvenuto a Bergamo, dove l’azienda di costruzioni e impianti Crs ha assunto operai formati in Ghana.

L’idea è stata tradotta in pratica anche grazie alla presenza in Africa dell’azienda: Crs in Ghana ha realizzato due ospedali, una parte del Parlamento, un campo universitario e ville private.

Tramontati i piani di sviluppo nel Paese africano, l’azienda italiana ha scelto di non rinunciare alla professionalità di addetti che erano già formati.

Anche perché chi ha un’azienda all’estero controllata in Italia, con dipendenti da oltre 24 mesi, può farli immigrare in modo regolare, con un percorso di ulteriore formazione.

Crs, quindi, ha portato in Italia 16 giovani lavoratori, che già in Ghana hanno seguito la prima parte di un percorso di integrazione, tra cui non mancavano gli elementi base dell’italiano.

A Bergamo proseguiranno i due anni di formazione non solo professionale, ma anche linguistica, culturale e sociale.

Gli operai rimarranno a Bergamo per un anno, poi si vedrà chi vuole proseguire. Quello di Bergamo, insomma, sembra un esperimento sociale interessante.

Ma bisogna aggiungere che le coincidenze favorevoli sono abbastanza fuori dall’ordinario: personale già esperto in Africa e possibilità di favorire il processo di integrazione.

Per questo è difficile capire perché un processo di questo tipo non possa essere replicato anche con chi in Italia risiede già: a gennaio 2023 gli stranieri regolari in Italia erano 5,050 milioni, l’8,6% della popolazione totale. E da allora sono aumentati.

di Franco Saro

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