Meno acquisti, più affitti: sul mercato dei capannoni, a livello nazionale, Tecnocasa segnala un calo delle quotazioni sia per le tipologie di nuova costruzione (di poco inferiore al 3%) sia per quelle usate (circa -3,4%). Anche sul versante delle locazioni i canoni sono in diminuzione: per le soluzione nuove si segnala -3,5% , per le soluzioni usate il ribasso è stato intorno al 4,0%. La scelta è per immobili in locazione, si prediligono le soluzioni in prossimità di collegamenti importanti e in buono stato, con impiantistica a norma e soprattutto con un’area di carico e scarico merci. Si insediano attività artigianali oppure attività di vendita all’ingrosso o di deposito e stoccaggio merci. Si sono stipulati prevalentemente contratti di locazione, il 35,7% dei quali ha interessato metrature comprese tra 251 e 500 mq. In provincia di Milano, per esempio, sia sui prezzi sia sui canoni di locazione, le tipologie usate hanno perso maggiormente rispetto a quelle di nuova costruzione. L’area intorno all’autostrada A4, della tangenziale est per Bergamo, Brescia e Torino è però sempre richiesta dalle aziende. I valori immobiliari sono leggermente diversi a seconda della dimensione del capannone. Una tipologia fino a 400 mq si affitta a 38-40 euro al mq annuo, una più grande a circa 30 euro al mq annuo; la disponibilità di spesa di chi acquista difficilmente supera 500-550 euro al mq (per capannoni già ristrutturati). I capannoni maggiormente ricercati sono quelli in buono stato, con caratteristiche tipologiche e funzionali aggiornate, presenza di area di carico e scarico merci, impianti a norma. Aumenta anche la rinegoziazione dei contratti di locazione in essere in seguito all’abbondante offerta di immobili presenti sul territorio.