Primo «sì» ai bonus casa versione 2018. Ma con modifiche rispetto al testo presentato dal governo in ottobre. Tra gli emendamenti approvati dalla commissione Bilancio del Senato, infatti, è stato alzato a 40.000 euro il tetto massimo di detrazioni per ogni unità immobiliare nel caso di riqualificazione energetica delle parti comuni dei condomini. Ma, attenzione: devono interessare l’involucro dell’edificio (in sostanza il cappotto) con una incidenza maggiore del 25% della superficie disperdente lorda.
Altra novità: sulla installazione di ascensori e finestre l’aliquota Iva resta al 10% anche per chi presta il servizio.
Infine, il bonus fiscale del 65% è applicato anche per l’acquisto (vale per il 2018) e la posa in opera di micro generatori che siano sostitutivi di quelli in funzione e si presume obsoleti. La detrazione massima è di 100.000 euro. Ma, anche in questo caso, l’installazione deve incidere e comportare un risparmio di energia di almeno il 20%. Ora la palla passa alla Camera.