Il settore dei parchi a tema si conferma in forte espansione, con investimenti record pari a 220 milioni di euro per la sola stagione 2025, di cui 40 milioni dedicati all’efficientamento energetico, attraverso l’ampliamento dei parchi fotovoltaici e la realizzazione di nuovi impianti per ottimizzare il consumo di risorse idriche. Ma il forte incremento dei costi energetici rischia di mettere sotto pressione la sostenibilità degli operatori, nonostante gli ingenti sforzi in chiave di efficienza. Per questo motivo l’Associazione Parchi Permanenti Italiani, che rappresenta il comparto in Confindustria, ha chiesto un contributo al ministero del Turismo e al ministero delle Imprese e del Made in Italy, affinché venga ridotto l’impatto negativo dei costi dell’energia sui margini, sulla scia di quanto già avvenuto nel comparto delle piscine, tutelando così il positivo andamento della stagione.
Nonostante queste criticità, il settore continua a dimostrare una straordinaria capacità di crescita e resilienza, allineandosi sempre di più alla traiettoria tracciata dai mercati più maturi, come Stati Uniti, Giappone e, in Europa, Francia e Germania. In totale, gli investimenti sono in aumento del 47% rispetto al 2024: in linea con questo trend le aspettative superano le previsioni del piano strategico 24/26, proiettando il settore verso il traguardo dei 500 milioni di euro di investimenti entro il 2027. “Il comparto sta vivendo una fase di grande slancio, con investimenti che superano le previsioni e un forte impegno nella diversificazione dell’offerta e nella sostenibilità”, sostiene Luciano Pareschi, presidente dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani. “Se da un lato i grandi operatori continuano a trainare il mercato, diventando delle vere e proprie destinazioni turistiche, dall’altro osserviamo una significativa propensione al rinnovamento anche tra le realtà più piccole, che rafforzano la loro competitività attraverso nuove attrazioni e interventi strutturali, confermandosi attori sempre più influenti nei relativi territori di appartenenza, anche in chiave di attrattività turistica”.
Nei parchi a tema, come Gardaland, Mirabilandia e Leolandia, gli interventi principali comprendono ampliamenti, aperture di aree tematiche e nuove attrazioni pronte ad offrire esperienze inedite, sempre più immersive e totalizzanti, ideali anche per i turisti stranieri che, sempre più frequentemente, visitano i parchi durante i loro viaggi in Italia.
Nei parchi acquatici, come Caribe Bay e Caneva World Resort, l’aggiunta di attrazioni si affianca agli ampliamenti e alle operazioni di tematizzazione, volte a trasformare scivoli e piscine in ambienti immersivi, spesso ispirati ai paradisi tropicali, dove la dimensione del divertimento si sposa con il relax e il benessere.
Grande fermento anche nell’ambito dei parchi faunistici, come il Bio Parco Zoom Torino e l’Acquario di Genova, con importanti operazioni di acquisizione, volte a ottimizzare le risorse e diversificare l’offerta con format sempre più immersivi e didattici, che si accompagnano ad ambiziosi progetti di conservazione della biodiversità e di protezione delle specie a rischio.
“Il settore che secondo i dati Siae nel 2023 ha generato 350 milioni di euro di fatturato e 20 milioni di presenze, crea un indotto del valore di 2 miliardi di euro, configurandosi sempre più anche come motore di sviluppo economico e occupazionale”, aggiunge Pareschi. “Ogni anno impiega direttamente 30 mila addetti, tra dipendenti fissi e stagionali, a cui si sommano i lavoratori dell’indotto, per un totale di circa 60 mila persone. I progetti in corso, inoltre, alimentano la domanda di competenze specializzate, offrendo interessanti prospettive professionali ai giovani: esperti di sicurezza e sostenibilità, ingegneri, architetti, progettisti, e creativi, il cui ruolo diventa cruciale nella creazione di esperienze immersive, spettacoli e nell’adozione di soluzioni tecnologiche avanzate. Questo dinamismo rafforza l’attrattività del comparto, posizionandolo come un ecosistema in continua evoluzione, capace di coniugare crescita economica, innovazione e valorizzazione del capitale umano”.