Da oltre 70 anni Montolit è sinonimo di attrezzi di alta qualità per piastrellisti e posatori professionisti. Un’esperienza che affonda le radici nella storia imprenditoriale del nostro Paese e che è valsa all’azienda di Cantello (Varese) anche l’inserimento da parte del ministero per lo Sviluppo Economico nel Registro Speciale dei Marchi Storici di interesse nazionale.
Dalle tagliapiastrelle agli utensili diamantati, l’impegno per l’eccellenza e l’innovazione guida la società guidata da Vichi Montoli, che anche quest’anno ha in serbo diverse novità progettate per semplificare la lavorazione delle piastrelle, presentate in anteprima alla fiera Cersaie di Bologna, presso il padiglione 31 stand B61, dal 25 al 29 settembre 2023.
YouTrade ha incontrato l’amministratore delegato Vichi Montoli e Vittorio Bernuzzi, responsabile vendite e marketing Italia, per conoscere da vicino i nuovi prodotti in arrivo e le prossime sfide dell’azienda.
Domanda. Che cosa vi aspettate dall’edizione 2023 di Cersaie?
Vichi Montoli. Cersaie rappresenta per noi un appuntamento annuale dove presentare progetti e prodotti nuovi, aggiornamenti e nuove strategie ai nostri stakeholder italiani ed esteri. Purtroppo, il format della fiera non si è evoluto nel tempo, rimanendo ancorato a un modello organizzativo classico e ormai superato.
D. Che cosa dovrebbe fare la fiera per rinnovare l’interesse?
Vichi Montoli. Innanzitutto, chiedere parere agli espositori, che probabilmente avrebbero tante idee da proporre in alternativa alla classica vetrina sul catalogo o sul sito.
Vittorio Bernuzzi. Inoltre, penso che la fiera dovrebbe valorizzare di più il settore delle macchine per la lavorazione della ceramica. Le aziende di questa nicchia di mercato sono dislocate in vari padiglioni, senza un flusso organizzato per i visitatori. Anche gli stessi produttori di ceramiche hanno preso coscienza del fatto che devono fare i conti con la facilità di posa dei loro prodotti e quindi anche con le attrezzature relative.
D. Qual è il sentiment del mercato della ceramica in questo momento?
Vittorio Bernuzzi. C’è una sensazione di attesa per capire cosa sta succedendo. In Europa ci sono mercati in difficoltà, mentre in Italia, dopo la parentesi del superbonus che ha drogato il comparto, ci si sta guardando intorno. Probabilmente ci sarà una concentrazione tra i produttori di ceramica e un riassesto del mercato.
Vichi Montoli. L’aumento dei costi energetici ha anche determinato nuove strategie commerciali e di marketing tra i produttori di ceramiche. Si è deciso di realizzare determinate dimensioni o piastrelle con determinate caratteristiche per essere più competitivi sul mercato. Adesso il mercato si sta stabilizzando e potrebbe aprirsi un momento di riflessione più sull’aspetto estetico dei prodotti.
D. Per il vostro business come sta andando il 2023?
Vichi Montoli. Come per l’industria ceramica, anche per noi il 2023 è un anno di riflessione dove ricreare gli equilibri dopo i due anni di ubriacatura dettati dal superbonus. Ci aspettiamo un anno in linea o in leggero calo secondo i Paesi presi in esame. Monitoriamo costantemente la situazione.
D. E che cosa vi aspettate dal 2024?
Vichi Montoli. Sono positivo come ogni imprenditore deve essere. L’assestamento ha bisogno di tempo, quindi stiamo a vedere se la ripresa dei Paesi nordamericani si travaserà sui nostri mercati. La guerra in Ucraina sta giocando un ruolo importantissimo a livello psicologico e oggi il sentiment è negativo, a maggior ragione nell’edilizia dove chi deve fare degli investimenti guarda a lungo termine e aspetta tempi migliori.
D. Prosegue l’interesse sui grandi formati?
Vittorio Bernuzzi. Sì, anche se si tratta di un trend ormai assodato. C’è un andamento in leggera crescita, ma non vedo più il grande interesse di qualche anno fa, nonostante i produttori continuino a comunicare investimenti in questo settore specifico.
Vichi Montoli. I grandi formati, cioè le lastre da 3 metri con spessore 3 millimetri, sono serviti per dare slancio al settore ceramico. Adesso non sono più trainanti e sono utilizzati dalle aziende ceramiche come specchietto per il mercato, che invece è interessato più ad altri formati: la piastrella più diffusa è quella che va da un minimo di 60×60 centimetri. Il grande formato oggi è inteso oltre il metro, misura che anche le scuole
edili considerano standard.
D. Ci sono altre novità per i materiali?
Vichi Montoli. Continua il trend delle piastrelle tridimensionali, soprattutto per i rivestimenti. Superati i problemi dei costi di produzione, che incidono sui volumi, parlando di attrattiva sicuramente la tridimensionalità sta diventando un elemento molto interessante. Nell’offerta ceramica italiana e spagnola c’è molta sperimentazione sull’utilizzo di superfici opache o lucide e formati variabili. Dopo i vari effetti legno, pietra, metallo, oggi non si tende più a copiare l’aspetto naturale dei materiali, ma si tende a proporre qualcosa di nuovo e giocare con le texture. Speriamo al Cersaie di vedere qualcosa di interessante.
Vittorio Bernuzzi. Inoltre, si intensifica il fenomeno della commistione tra produttori di materiali lapidei e quelli ceramici, cioè aziende che producono per i marmisti che offrono prodotti che vengono distribuiti anche dal settore ceramica e il contrario.
D. Che cosa presentate al Cersaie di quest’anno?
Vichi Montoli. Come sempre abbiamo tante novità: oltre ad aver affinato prodotti già in catalogo, abbiamo anche delle importanti innovazioni. Per esempio, Atlas, un accessorio indispensabile per ogni posatore professionale, soprattutto per la lavorazione dei grandi formati. Visto che le tagliapiastrelle non possono essere grandi come i pezzi da lavorare, perché sarebbe difficile trasportarle, durante lo spacco molti piastrellisti e imprese si ingegnano per sostenere la parte sporgente delle piastrelle con soluzioni poco professionali come spugne, bottiglie di plastica o addirittura pezzi di piastrella rotti. Dato che le piastrelle necessitano di un piano di appoggio per rispondere alle sollecitazioni del taglio in maniera uniforme, e non avendo la possibilità di farlo se non collegando alla tagliapiastrella dei bracci o dei meccanismi che possano supportare i materiali in tutta la loro estensione, abbiamo ideato, in collaborazione con il Politecnico di Milano, un accessorio brevettato adattabile a tutte le tagliapiastrelle professionali presenti sul mercato. Questo supporto può essere regolato sia in altezza in funzione della regolarità del pavimento, sia come resistenza, adattandosi così a piastrelle di vari pesi e spessori. Pensiamo di aver ideato veramente un manufatto molto interessante e indispensabile per il posatore professionale.
D. A che cosa vi siete ispirati nella progettazione di questo prodotto?
Vichi Montoli. L’idea è nata grazie ai tantissimi contatti che abbiamo con i posatori e le scuole edili, che chiedevano attrezzature sempre più adatte alla lavorazione dei nuovi formati.
Vittorio Bernuzzi. Un’altra novità riguarda l’evoluzione delle ventose da movimentazione. Siamo passati da una ventosa manuale con carica meccanica a una a carica elettrica. Questa verrà progressivamente allargata a tutti i nostri prodotti e consente di offrire una maggiore praticità, poiché non è più l’operatore a dover creare il vuoto pompando sulla ventosa, ma c’è un motorino elettrico che se ne occupa. Inoltre, un meccanismo elettronico permette di controllare la pressione negativa: quando questa scende, il motorino automatico riparte ripristinando la pressione senza dover controllare il vuotometro, all’insegna di una maggiore sicurezza, risparmio di tempo e praticità. A seguire all’interno del mondo degli utensili diamantati abbiamo una grossa novità che riguarda le frese a secco Mondrillo Fs, il nostro prodotto per forare più conosciuto, che dopo 20 anni proponiamo in una versione Supergold con vantaggi di durata superiore.
D. Altre novità?
Vichi Montoli. Nell’ambito dei macchinari una ulteriore evoluzione è rappresentata da una ventosa battente, che permette di coprire ogni tipologia di ceramica, sia nelle dimensioni che negli spessori, perché utilizza un motore particolarmente efficiente, con possibilità di regolazioni infinite.
Vittorio Bernuzzi. Tornando invece agli utensili diamantati, ci sono altre due novità: una è la presentazione di uno dei nostri best seller già in catalogo, il Fleximont, che declineremo in una versione più professionale. Il Super Fleximont, studiato per smussare, levigare, eseguire jolly e modellare le superfici, presenterà un corpo in alluminio anziché in plastica, più rigido e ideale per le lavorazioni di precisione. Un altro prodotto novità, che rappresenta una nicchia di mercato, ma che ci è stato richiesto proprio dai professionisti in visita al Cersaie, è un utensile che può forare e contemporaneamente creare l’alloggio per inserire la piletta negli scarichi del lavabo.
D. Quali sono attualmente i prodotti più richiesti?
Vittorio Bernuzzi. Non c’è una grossa variazione rispetto al passato. Riguardo al mercato interno le percentuali di vendita tra attrezzature e utensili diamantati si equivalgono. La taglia piastrelle resta sempre e comunque il nostro bestseller.
D. Sono necessari questi nuovi strumenti per la lavorazione della ceramica?
Vichi Montoli. Finalmente nella definizione di pavimenti e rivestimenti viene dato spazio al progettista, all’architetto e agli ingegneri, quindi nelle lavorazioni e nella posa viene richiesta sempre più attenzione al dettaglio. I prodotti presenti sul mercato permettono di avere un ampio ventaglio di finiture e texture particolari, ma spesso è il posatore che non conosce abbastanza bene le possibilità offerte dalle attrezzature professionali o specifiche, che a volte ritiene superflue.
Vittorio Bernuzzi. Per fortuna, grazie al ricambio generazionale all’interno delle aziende artigiane e al mondo digitale che aiuta a conoscere le novità, si sta diffondendo curiosità verso i nuovi macchinari e attrezzature.
D. Qual è il plus dei vostri prodotti?
Vichi Montoli. Da quando è nata la nostra azienda, abbiamo sempre cercato di concepire prodotti che risolvano problemi per i posatori con strumenti sostenibili, duraturi e semplici da usare. I prodotti Montolit nascono sempre sulla base delle reali esigenze del mercato, progettando tutto ex novo all’interno della nostra struttura. Recentemente abbiamo anche ottenuto l’inserimento da parte del Mise nel registro dei marchi storici di interesse nazionale: siamo un’azienda che ha ormai 77 anni di storia alle spalle ed è riconosciuta come una promotrice del made in Italy nel mondo. Un altro plus riguarda il progetto del report di sostenibilità, che coinvolge tutti i nostri stakeholder con cui ci impegniamo a migliorare il nostro impatto ambientale.
Vittorio Bernuzzi. Un altro plus riconosciuto a Brevetti Montolit sta nel servizio. Abbiamo ormai un meccanismo consolidato che consiste in un sistema di tracciamento digitale che consente ai clienti e ai rivenditori di accedere alle informazioni inerenti al prodotto o accedere all’assistenza tecnica, semplicemente inquadrando un Qr code. Normalmente utilizziamo questo servizio come prevendita per offrire consigli tecnici e pratici immediati.
D. Avete considerato di conseguire una certificazione energetica?
Vichi Montoli. Non siamo un’azienda energivora. Ci approvvigioniamo da fonti rinnovabili e, nell’ambito del progetto di sostenibilità, cerchiamo di ottimizzare ancora di più il nostro consumo, ma al momento non è un fattore rilevante.
D. Come si sta evolvendo il rapporto con il rivenditore edile?
Vittorio Bernuzzi. In Italia attualmente abbiamo selezionato un buon numero di partner, rivenditori che hanno creduto nel nostro progetto e che sono seguiti costantemente dal nostro servizio tecnico e formativo. Abbiamo iniziato circa tre anni fa con questo progetto che si sta evolvendo pian piano nonostante il nostro grande impegno. Rispetto al mondo dell’edilizia, le macchine e le attrezzature per la lavorazione della ceramica e dei materiali lapidei rimangono prodotti di nicchia, anche se i posatori rappresentano un target importante per i rivenditori.
D. Quali iniziative dovrebbe intraprendere il rivenditore per migliorarsi?
Vittorio Bernuzzi. Valorizzare le opportunità, ascoltare di più e utilizzare tutti i servizi che vengono loro presentati.
D. Voi avete sviluppato molto la multicanalità: è cambiata un po’ la composizione dei vostri clienti oppure no?
Vittorio Bernuzzi. Abbiamo sempre privilegiato la distribuzione classica. Tuttavia ora i grossisti sono diventati ininfluenti, a vantaggio della grande distribuzione, che riveste un ruolo sempre più importante, e dei rivenditori online professionisti. Gestiamo questi tre canali in maniera diversa e profondendo parecchie risorse.
D. Pensate che la riduzione dei bonus fiscali possa avere un impatto sul mercato delle ceramiche?
Vittorio Bernuzzi. Sicuramente i bonus hanno smosso il mercato e creato forse un’euforia irrazionale. Ora che hanno bloccato alcune detrazioni o reso più difficile accedervi, si investirà di meno e tutto il settore dell’edilizia subirà una depressione, di conseguenza anche il mondo della ceramica ne verrà coinvolto. Per adesso gli effetti non sono ancora visibili, perché il volano è lungo, ma certamente ci saranno delle conseguenze. Tuttavia ci sono incentivi poco sfruttati, come il bonus barriere architettoniche, che invece potrebbero portare interessati prospettive di crescita.
D. Avete in programma nuove iniziative per promuovere il sell out nei punti vendita?
Vittorio Bernuzzi. Continueremo a utilizzare tecniche di pubblicità tramite i social per sollecitare la domanda da parte dell’utilizzatore, concentrando l’attenzione sui nostri partner.
D. Pensate a iniziative per la formazione?
Vichi Montoli. C’è un programma di formazione continua legato al progetto di sostenibilità che riguarda le persone che lavorano direttamente con noi. Si parla di sistemi in produzione più snelli e comportamenti sostenibili da attivare sia in azienda che nella propria sfera personale. Questo programma riguarda anche fornitori e clienti. Cercheremo di privilegiare i fornitori che seguono la nostra filosofia di sostenibilità, oltre a proseguire le attività di formazione itinerante presso i nostri clienti per partner, con open house rivolte alla formazione sia del personale e degli addetti vendita dei distributori che ai loro clienti piastrellisti.