Bonus Edilizi 2025: le novità e i nuovi limiti contenuti nella legge di Bilancio

Bonus edilizi 2025

Non è risultato immediatamente chiaro il nuovo impianto regolatorio dei bonus edilizi 2025. Una rilettura del provvedimento contenuto nella legge di Bilancio 2025 aiuta a comprendere meglio i nuovi limiti.

Bonus edilizi 2025

La legge ha introdotto un primo paletto con l’inserimento del comma 8-bis.2 all’articolo 119 del Dl 34/2020.

Il testo prevede che potrà fruire della detrazione del 65% (l’ex ecobonus) per le spese sostenute nel 2025 solo chi, per gli interventi al 15 ottobre 2024, abbia presentato la Cila (comunicazione di inizio lavori asseverata) per lavori diversi da quelli effettuati dai condomini.

La stessa legge contempla, inoltre, che per i condomini il bonus citato sia conseguente alla delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori e presentata la Cila.

Infine, che sia stata presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo, nel caso gli interventi comportano la demolizione e la ricostruzione degli edifici.

Un’altra novità riguarda il nuovo comma 8–sexies, che prevede la possibilità di scegliere la ripartizione della detrazione delle spese sostenute nel 2023 in dieci quote annuali di pari importo, opzione che allarga il limite delle quattro previste in precedenza.

Più che un paletto, in questo caso, si tratta di un’agevolazione per i contribuenti che non hanno sufficiente capienza fiscale per spalmare l’incentivo su quattro anni, mentre ora possono godere del vantaggio fiscale su un periodo più lungo grazie alla maggiore ripartizione della spesa.

Per la scelta è prevista la presentazione di una dichiarazione dei redditi integrativa entro il 31 ottobre 2025 (che è il termine per quella relativa al 2024). Attenzione, però: la scelta è poi irrevocabile.

Secondo la legge, insomma, nel caso probabile che dalla dichiarazione integrativa emerga una maggiore imposta dovuta, «questa dovrà essere versata, senza applicazione di sanzioni o interessi, entro il termine di versamento del saldo delle imposte sui redditi relative al periodo d’imposta 2024».

Un’altra novità è il limite di reddito per il superbonus, anche se già nella legge di Bilancio precedente era stata introdotta una simile barriera.

Il nuovo articolo 16-ter del Tuir, introdotto dall’articolo 1, comma 10, della legge 207/2024, prevede che chi ha una Irpef con reddito complessivo superiore a 75 mila euro possa detrarre oneri e spese per un ammontare complessivo non superiore a un limite variabile.

Questa linea di demarcazione dipende dal reddito (superamento della soglia dei 75 mila euro o dei 100 mila euro di reddito) e dalla presenza o meno di figli fiscalmente a carico.

Un esempio: il contribuente con reddito di 80 mila euro e senza figli a carico, può ora ottenere una detrazione massima di 7 mila euro, mentre chi ha un reddito di 100 mila euro e un figlio a carico scende a 5.600 euro.

di Alessandro Bonvicino

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