Il bonus casa convince gli italiani: investimenti +38%

Nel primo quadrimestre del 2016 il volume degli investimenti in lavori di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica è cresciuto del 38% rispetto allo stesso periodo 2015. Il perché è tutto da ricercare nel cosiddetto “bonus casa” che prevede una riduzione fiscale del 50% per le ristrutturazioni e del 60% per tutti quegli interventi di miglioria energetica.

I numeri. L’incentivo bonus casa, secondo le stime del centro studi Cresme (sui numeri forniti dal Ministero delle Finanze), è stato colto da 11 milioni di contribuenti che hanno detratto oltre 5.8 miliardi. Nel solo mese di aprile gli italiani hanno avviato lavori per oltre 1,9 miliardi di euro: +5% rispetto a quanto investito nel medesimo mese 2015. Si tratta di un dato che porta l’asticella della spesa a oltre 9.546 miliardi di € nei primi quattro mesi dell’anno corrente: + 38% rapportato al primo quadrimestre 2015 (quando gli investimenti si erano fermati a 6.924 miliardi). Confrontando il dato 2016 al recente passato,  questo rappresentato il valore più alto del lustro, secondo solo al record fatto registrare nel 2014, quando erano stati investiti ben 10.2 miliardi nel quadrimestre iniziale (e 28.5 nell’anno intero).

L’analisi del Mef. Anche il ministero dell’Economia ha presentato un report sull’andamento degli incentivi fiscali per ristrutturazioni, riqualificazioni energetiche e altre misure legate all’abitazione. Pier Carlo Padoan ha spiegato: “Il settore dell’edilizia richiede una molteplicità di strumenti che si possono raggruppare nel capitolo agevolazioni fiscali, che quest’anno sono state estese all’arredo della prima casa”. Gli ha fatto eco Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera: “È importante la conferma del Mef circa le intenzioni del governo di voler procedere sulla via del credito di imposta per le ristrutturazioni e dell’eco-bonus“.

Bonus casa
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