Le facciate degli edifici, i muri divisori e i controsoffitti sono caratterizzati da un livello di energia grigia estremamente elevato. La sostituzione di acciaio, mattoni, cemento e persino plastica rinforzata con fibre con altri materiali più sostenibili sotto il profilo dell’embodied energy, finora non ha dato risultati soddisfacenti per la suscettibilità all’umidità e alla biodegradazione che determina una riduzione del ciclo di vita di questi materiali più verdi, soprattutto se posati in esterno. L’obiettivo del progetto Biobuild (High performance, economical and sustainable biocomposite building materials) durato tre anni e mezzo e concluso recentemente, era quello inventare dei prodotti a base di fibre naturali capaci di ridurre l’energia grigia di almeno il 50% rispetto a quelli tradizionali senza aumentare i costi di produzione. Il risultato è stato sistema di facciata in biocompositi battezzato ovviamente BioBuild, che ha vinto il JEC Innovation Award nella categoria Costruzione.
Come sono riusciti gli scienziati, insieme ai partner industriali Arup e GXN Innovation a migliorare la sostenibilità e le prestazioni delle fibre di lino, canapa e iuta? Con dei trattamenti di acetilazione per renderle più idrorepellenti, e poi sono stati rinforzati con due tipi di resine, poliestere insature e a base di alcol polifurfurilico (Pfa) realizzate con il sottoprodotto di lavorazioni agricole di mais, canna da zucchero e altre colture. Questi rivestimenti non solo le rendono più resistenti all’umidità, ma permettono una migliore adesione degli additivi ritardanti di fiamma. Da questo lavoro con l’aiuto dei partner è scaturito un pannello concepito per la costruzione di edifici direzionali, alto 4 metri e largo 2,3 metri, dotato di parti vetrate. Si tratta di un prefabbricato costituito da due laminati in biocomposito di lino e resine, uno con verniciatura trasparente che lascia intravedere la fibra e l’altro dipinto di bianco, in mezzo uno strato di materiale isolante. Tutte le componenti del sistema sono facilmente smontabili possono essere riciclate o riutilizzate alla fine del loro ciclo di vita.