BigMat Orlandi Edilizia, Subiaco: 100 anni di esperienza al servizio del territorio

BigMat Orlandi Edilizia

Con una storia che ha inizio nei primi del Novecento e forti radici nella Valle dell’Aniene, in Lazio, la rivendita BigMat Orlandi Edilizia di Subiaco (Roma) ha saputo coniugare tradizione e innovazione, costruendo una realtà solida, caratterizzata da passione, esperienza, adattamento e un legame indissolubile con il territorio.

Guidata da Gianluca Orlandi e suo figlio Piergiorgio, quarta e quinta generazione della famiglia titolare della società, BigMat Orlandi Edilizia è specializzata nella vendita di materiali per l’edilizia e nella logistica di cantiere. 

YouTrade ha incontrato Piergiorgio Orlandi per scoprire il segreto della longevità dell’azienda e le sfide e opportunità che derivano dall’operare in un territorio extra-urbano come quello dei Monti Simbruini.

Da sinistra, Giacomo Orlandi e sua figlia Viola, Piergiorgio Orlandi e suo padre Gianluca.
Da sinistra, Giacomo Orlandi e sua figlia Viola, Piergiorgio Orlandi e suo padre Gianluca.

L’azienda compie cento anni. Qual è la ricetta di lunga vita per un’azienda?

Potrà sembrare scontato, ma l’ingrediente principale è l’amore: per il nostro lavoro, per l’azienda e per il territorio. Poi, famiglia e tradizione. La nostra è un’impresa tramandata da generazioni: prima mio bisnonno Giacomo, poi mio nonno Virginio, che più di tutti ha saputo trasmetterci la passione per questo mestiere e il legame con la nostra terra.

In un’attività familiare è fondamentale l’adattamento ai cambiamenti di mercato e la formazione continua. Ma senza l’amore per ciò che si fa, nessuna azienda potrebbe durare un secolo.

Avete in programma festeggiamenti per il centesimo anniversario?

Stiamo pensando di organizzare un evento a luglio. I borghi in estate si animano e vorremmo cogliere l’occasione dell’estate per festeggiare.

Quali sono state le pietre miliari della vostra storia?

Tre momenti fondamentali hanno segnato il nostro percorso. Il ritorno del mio bisnonno Giacomo Orlandi da Roma a Subiaco nel primo Dopoguerra, che ha sancito la volontà di legarsi al territorio e di costruire qualcosa di solido per il futuro della nostra famiglia.

L’acquisizione dell’azienda da parte di mio nonno Virginio nel 1987 è stata un altro momento cruciale, in cui si è scelto di portare avanti la tradizione anziché vendere l’attività.

Infine, l’ingresso nel Gruppo BigMat nel 2021, voluto da me, ha rappresentato la volontà di evolverci senza perdere la nostra identità, garantendo competitività e qualità ai nostri clienti.

Come è stato gestito il ricambio generazionale?

Il ricambio generazionale è una sfida complessa. In Italia l’idea di portare avanti l’attività di famiglia è ancora molto radicata, ma non è mai un passaggio scontato.

Il genitore deve riuscire a far affrontare al figlio una scelta che condizionerà la sua vita, mentre il figlio deve affrontare il futuro con consapevolezza. Nel nostro caso, le scelte sono state naturali: siamo cresciuti dentro l’azienda, condividendo i valori e le ambizioni della nostra famiglia. Questo ha reso il passaggio meno traumatico e più armonioso.

Com’è organizzata l’azienda?

Abbiamo a disposizione un’area di 14 mila metri quadrati al centro di Subiaco. Abbiamo edilizia pesante, profilati in ferro, ferro da carpenteria, con 3 mila metri quadrati di capannoni e 6 mila metri quadrati di area scoperta.

Un intero capannone è dedicato al legname con legno da carpenteria e legname da falegnameria in pronta consegna. Per il lamellare non avendo la zona di taglio, offriamo solo prodotti su ordinazione.

BigMat Orlandi Edilizia
Magazzino per il legname

Da poco abbiamo iniziato a espandere lo spazio dedicato agli isolanti, a cui avevamo dedicato inizialmente solo un capannone.

Disponiamo, inoltre, di una officina interna per la manutenzione dei mezzi che adoperiamo per le consegne in cantiere.

Infine, possediamo un’area adibita allo stoccaggio dei materiali e delle macchine per le imprese che vengono da fuori e hanno lavori in zona. Abbiamo anche un’area per lo scarico dei pannelli fotovoltaici e dei ponteggi.

BigMat Orlandi Edilizia
Coperture in esposizione

Quanti siete in azienda?

Otto persone nel reparto edile e due in amministrazione.

In che territorio operate?

A Subiaco siamo una tradizione, molti si ricordano ancora di mio nonno. Il nostro bacino di utenza è quello della Valle dell’Aniene, quindi Subiaco e tutti i territori limitrofi, fino alla zona est di Roma.

Periodicamente facciamo consegne anche su Roma ai nostri clienti che hanno cantieri in città.

BigMat Orlandi Edilizia
Area a libero servizio

Quanto la storicità della vostra azienda influisce sul business?

Chi era piccolo quando operava mio nonno, ancora si ricorda di lui e della storia della Orlandi Edilizia. Nel raggio di 50 chilometri ci vedono come un punto di riferimento.

Credo che stiamo ancora cogliendo i frutti di questa storicità, ma ciò può durare al massimo per un’altra generazione.

Cosa ha ereditato da suo nonno e da suo papà?

L’amore per il territorio e per il mio lavoro. Non ho mai pensato di fare altro. Stare qui è una scelta di vita.

Abbiamo ricevuto proposte molto interessanti di imprenditori che volevano acquisire l’attività o rilevare l’area, ma la passione per ciò che facciamo ha sempre prevalso.

La vostra è una rivendita edile extra-urbana. Quali sono le principali sfide rispetto a una rivendita di città?

La principale sfida è il bacino di utenza. Subiaco e i comuni limitrofi contano poco più di 20 mila abitanti, mentre una città come Roma ha quasi 3 milioni di abitanti. Questo significa che dobbiamo essere ancora più strutturati per competere con le grandi realtà urbane.

Oggi il cliente, grazie ai media e al digitale, ha accesso a informazioni sui prezzi, sui prodotti e sui servizi di qualunque rivendita, anche nelle grandi città. Deve quindi trovare da noi lo stesso assortimento, servizio e competitività.

L’ingresso in BigMat ci ha permesso di avere il supporto di un grande brand, di ottimizzare la logistica e di offrire ai nostri clienti prezzi concorrenziali e materiali in pronta consegna.

BigMat Orlandi Edilizia
Tintometro

Come cambia il rapporto con il cliente in una rivendita extra-urbana rispetto a una grande città?

Il rapporto con il cliente è più diretto e personale. Da noi, la fidelizzazione è altissima: vediamo clienti che tornano da generazioni, con figli che si affidano alla nostra esperienza come facevano i loro padri.

In una grande città il rapporto è spesso più impersonale, mentre qui si crea un legame basato sulla fiducia e sulla conoscenza del territorio.

Il nostro obiettivo è sempre stato quello di essere più di un semplice fornitore: vogliamo essere un punto di riferimento per imprese e privati, offrendo consulenza e soluzioni su misura.

Qual è il valore aggiunto di far parte di un grande gruppo come BigMat?

BigMat rappresenta il punto di incontro tra tradizione e innovazione. Essere parte di un network così strutturato ci permette di unire la nostra identità familiare e locale con la forza di un grande gruppo, garantendo ai nostri clienti un servizio al passo con i tempi.

Possiamo accedere a condizioni di acquisto più vantaggiose, a prodotti esclusivi e a strumenti di marketing e formazione che ci aiutano a restare competitivi.

Che cosa è cambiato con l’ingresso in BigMat?

Sicuramente il confronto costante con le altre rivendite. Ho voluto fortemente entrare in questo gruppo proprio per uscire fuori dal guscio e aprire la società al confronto con l’esterno.

I miei genitori sono sempre stati contrari all’ingresso della società in un gruppo, ma io credo che per una realtà come la nostra oggi questa sia l’unica strada. Con BigMat si è creato subito un bel feeling.

Anche l’accoglienza da parte degli altri rivenditori soci presenti in zona è stata molto calorosa. Ci sentiamo spesso e c’è sempre un bello scambio.

È stato difficile portare avanti l’adesione al Gruppo BigMat in famiglia?

Mio papà era titubante, ma mi ha sempre dato carta bianca. Il covid mi ha permesso di prendere una pausa e riflettere sul futuro dell’azienda, decidendo infine di fare questo passo.

Una delle paure dei rivenditori che entrano in un gruppo è la perdita di identità: che cosa ne pensa?

Quando decidi di entrare in un gruppo, non perdi un’identità, ma ne costruisci una nuova. Sono molto legato al mio cognome e alla storia dell’azienda, ma tutto ciò fa parte di un percorso che punta alla crescita.

Bisogna saper lasciare un po’ andare il retaggio che ci lega al passato e guardare al futuro. Anche per questo abbiamo deciso di aprirci a nuovi mercati, per esempio, al fotovoltaico che abbiamo inserito quest’anno.

Come sta andando?

È stata una scelta inevitabile per sopperire al calo dei materiali isolanti. Il progetto non è ancora partito.

Stiamo realizzando un catalogo dedicato con tutti i prodotti e individuando le aziende di installazione. Il fotovoltaico necessita di un pacchetto chiavi in mano, non è un prodotto che si vende da solo.

Quali sono i servizi più utili che avete ottenuto da BigMat?

La centrale è il cuore di tutto. Grazie al team guidato da Matteo Camillini, abbiamo supporto su acquisti, convenzioni con i fornitori, promozioni, comunicazione, piattaforma online dedicata ai soci, corsi di formazione e molto altro. È un aiuto concreto che ci permette di essere più efficienti nella gestione quotidiana.

Negli anni si assiste sempre di più al fenomeno di gentrificazione e all’abbandono di molti borghi italiani. Dopo la pandemia avete percepito un cambiamento di tendenza?

Sì, abbiamo notato una vera inversione di tendenza. Dopo la pandemia, molte persone hanno deciso di lasciare le città per trasferirsi in borghi e piccoli centri.

Il caro affitti nelle grandi metropoli ha reso meno sostenibile vivere in città, mentre in territori come il nostro è possibile acquistare un appartamento a partire da 50 mila euro e con 200 mila euro ristrutturare una vecchia casa di campagna, trasformandola in una villa con giardino e piscina.

Questo fenomeno ha portato un aumento della domanda di materiali per ristrutturazioni, isolamento e finiture di qualità, creando nuove opportunità per il nostro settore.

 

Il cliente che entra in una rivendita di materiali edili trova sempre tutte le risposte alle sue esigenze?

Si può fare meglio dal punto di vista del servizio chiavi in mano. Ci sono ancora molti punti vendita che non hanno determinate categorie merceologiche o mancano di alcuni servizi.

Sono pochi i magazzini che possono servire a 360 gradi per l’ambiente casa. Noi abbiamo sempre puntato sulla consulenza e il servizio.

Vi è mai capitato di non avere un prodotto richiesto dal cliente?

Sicuramente ci è capitato, ma ci mettiamo subito in moto per procurare il materiale nel giro di poco tempo, anche tramite grossisti o distributori di zona, soprattutto attraverso gli altri soci BigMat.

Quale potrebbe essere uno scenario futuro delle rivendite edili di prossimità?

Sempre più grandi aziende stanno sviluppando progetti pilota per servire meglio aree meno densamente popolate.

Ikea, per esempio, ha avviato negozi di prossimità nelle città, e anche Leroy Merlin e Tecnomat stanno testando format più piccoli. Nel settore della grande distribuzione alimentare questi modelli esistono da anni con Conad City e Carrefour Express.

Noi, come rivendita edile extra-urbana, ci siamo già strutturati da tempo per garantire assortimento, servizi e logistica di alto livello.

Il mercato cambia e noi ci evolviamo con esso, mantenendo il nostro radicamento sul territorio ma offrendo un’esperienza di acquisto moderna e competitiva.

Quindi, come si immagina la rivendita di materiali edili del futuro?

Nelle grandi città ci sarà sempre più concentrazione e per le rivendite tradizionali sarà sempre più difficile competere e avere buone condizioni con i fornitori, se alle spalle non si possiede una realtà forte come un gruppo o un multipoint.

Vivranno i magazzini dedicati al servizio perché hanno una gestione più snella. Inoltre, la logistica dei distributori edili diventerà più efficiente, con sistemi di consegna sempre più avanzati e veloci, e in questo la digitalizzazione farà la differenza.

E il rapporto tra produttore e distributore come cambierà?

Non si può più pensare di avere un rapporto diretto con il fornitore se non si fanno numeri importanti. Il rapporto sarà sempre più mediato da una centrale acquisti.

Avete pensato allo sviluppo dell’edilizia leggera?

Stiamo fornendo un grande cantiere in cui tutte le tamponature e le tramezzature interne sono realizzate con il nuovo sistema costruttivo Knauf.

Rispetto al passato l’edilizia leggera prenderà sempre più piede, ma credo che sia l’edilizia pesante a darci un vero vantaggio competitivo mettendo a frutto il grande magazzino di cui disponiamo.

Quindi quali progetti avete per il 2025?

Oltre ai festeggiamenti per il centenario e l’inserimento dei settori fotovoltaico e infissi, a livello di fatturato cercheremo di incrementare quanto perso nel 2024 con la fine del superbonus.

Le agevolazioni fiscali ci hanno dato un boost pazzesco, negli ultimi tre anni siamo cresciti di almeno il 40%. Sarà impensabile replicare gli stessi numeri del 2022 e 2023, ma puntiamo a recuperare il calo dello scorso anno.

Una storia di generazioni

La storia di Orlandi Edilizia ha inizio nei primi del Novecento con Mario Orlandi, che gestiva un’attività commerciale legata al settore agricolo. Durante la guerra, il suo negozio divenne parte del sistema dell’ammasso obbligatorio del grano, un regolamento che imponeva ai contadini di conferire le eccedenze agricole al consorzio, diventando così un punto di riferimento per l’economia locale.

Dopo la scomparsa di Virginia, moglie di Mario, il figlio Giacomo Orlandi scelse di lasciare Roma per tornare a Subiaco e portare avanti l’attività familiare, ampliando il commercio e introducendo nel 1925 la vendita di calce idrata. Una decisione che segnò l’ingresso della famiglia Orlandi nel settore edile.

Grazie alla sua determinazione, iniziò una collaborazione con la Cartiera di Subiaco, gestendo il trasporto delle merci fuori regione e acquistando diversi camion.

Lo scoppio della guerra interruppe questa crescita: i suoi mezzi furono requisiti dai soldati tedeschi, costringendolo a reinventarsi. Con i risparmi ottenuti, Giacomo acquistò il primo negozio di proprietà, passando da una gestione in affitto a una base stabile e strutturata, introducendo anche la vendita di ferramenta e materiali per la pittura.

Fu proprio in quegli anni che il figlio Virginio iniziò a lavorare accanto al padre. Negli anni successivi, l’azienda continuò a espandersi e la famiglia acquistò un’area di 14mila metri quadrati, oggi sede operativa della BigMat Orlandi Edilizia.

Con l’ingresso sempre più attivo dei figli, nel 1987 Virginio rilevò l’azienda. Nel 2011 i figli di Virginio, Gianluca e Giacomo, decisero di riorganizzare la struttura aziendale creando due realtà distinte e complementari: la Orlandi Edilizia, guidata da Gianluca e da suo figlio Piergiorgio, specializzata nella vendita di materiali per cantieri e nella logistica di cantiere, e la Orlandi A Casa Tua, gestita da Giacomo e sua figlia Viola, punto di riferimento per finiture, ferramenta e termoidraulica.

Nel 20201, Piergiorgio Orlandi decide di intraprendere un nuovo percorso e di entrare a far parte con Orlandi Edilizia nel Gruppo BigMat.

di Veronica Monaco

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