Non basta infilare un cappotto a un edificio per ottenere un risparmio. Bisogna anche applicarlo a regola d’arte, se non si vuole che l’isolamento termico si tramuti in un boomerang. Come è avvenuto per una palazzina di case popolari a Bari. Il cappotto applicato all’edificio, raccontano le cronache, è crollato all’improvviso. Colpa dell’imperizia dell’impresa che aveva in carico i lavori. Il crollo, infatti, è da imputarsi ai tasselli non adeguati per fissare i pannelli alla facciata, lunghi solo 6 centimetri per tavole di polistirolo e intonaco spesse 4 centimetri.
L’Arca, l’Agenzia regionale per la casa che ha sostituito lo Iacp, è intervenuta per metere in sicurezza l’area. Resta il crollo di un cappotto termico realizzato quasi nove anni, ma con una garanzia valida dieci anni. L’impresa ora dovrà riparare i danni.