L’edilizia va un po’ meglio, parola della Banca d’Italia. Ma il peso del settore sugli investimenti è sceso sotto il 4%. Lo sostiene, Luigi Donato, capo del dipartimento immobili e appalti dell’Istituto centrale: «L’attività nell’edilizia, dopo aver attraversato dal 2008 la più lunga fase di contrazione dal dopoguerra, conferma un moderato recupero degli investimenti in costruzioni pressoché interamente concentrato nel settore residenziale», ha spiegato il dirigente al ReItaly convention days 2018. «La tendenza, al calo degli investimenti nelle altre costruzioni, il cui peso sul Pil in 15 anni si è contratto dal 5,9 al 3,6%, si è comunque arrestata. Gli andamenti sono stati dunque diversi nel comparto residenziale e in quello delle altre costruzioni. Il comparto residenziale è stato sospinto soprattutto dai lavori di ristrutturazione e di valorizzazione del patrimonio esistente».
Qualche spiraglio di ottimismo c’è per quanto riguarda le opere pubbliche. Secondo Donato, le aspettative «mostrano per il 2018 un primo, lieve recupero. Negli ultimi anni le imprese hanno segnalato anche ricadute negative per il lento e complesso iter di transizione alla nuova disciplina degli appalti pubblici».