Alla recente Fiera di Bolzano YouTrade ha incontrato le aziende specializzate del settore e ha scoperto le proposte più interessanti per chi lavora nella filiera dei materiali. Ecco le soluzioni descritte nelle interviste da manager e imprenditori presenti all’evento.
Laterizi
Una nuova tavella coibentata
Dario Mantovanelli, responsabile project sales Wienerberger
Com’è andato il 2019 e cosa vi aspettate per il futuro?
Il mercato si è stabilizzato e si cominciano a vedere nuovi progetti e un timido incremento. Si nota anche una maggiore attenzione ai temi della sostenibilità ambientale e sempre più cantieri richiedono certificazioni e attestati rispetto ai prodotti utilizzati. A breve pubblicheremo il certificato Epd: quest’etichetta ambientale è un’importante dimostrazione del nostro impegno. Wienerberger crede molto nella trasparenza della carta di identità dei suoi prodotti, e penso che questo ci premia e ci premierà sempre più in futuro.
Parliamo della novità Wienerberger: che cosa avete presentato a Klimahouse?
Una nuova tavella coibentata che abbina laterizio e isolante per correggere i ponti termici. La maggior parte degli edifici in Italia viene fatta con telai in cemento armato dove si verifica spesso questo fenomeno. Grazie a questa tavella, ammorsata alla parete, riusciamo a correggere il ponte termico facendo in modo che la parete esterna sia fatta tutta in laterizio per realizzare una casa massiva, in grado di risparmiare molta energia in inverno e avere il massimo comfort in estate tenendo fuori il calore. La parte isolante può essere sia in lana minerale sia in altri materiali più tradizionali, quello in lana di roccia ha il vantaggio di essere in classe A1 come resistenza al fuoco. Inoltre in interventi di efficientamento energetico la tavella coibentata Wienerberger può essere utilizzata anche come cappotto per l’interno, ad esempio in edifici vincolati dove non è possibile lavorare in facciata. Siamo sempre più convinti che sia necessario presentare soluzioni complete a imprese e progettisti. Dalla sua parte Wienerberger ha un portfolio prodotti molto evoluto, con materiali altamente performanti, ma adesso è molto importante offrire i giusti accessori per completare progetti in classe A.
Terracoat, il cappotto prefabbricato
con rivestimento in laterizio
Alberto Libero, direttore commerciale Terreal Italia
Com’è andato il 2019 e come si è aperto il 2020?
Il 2019 per Terreal Italia è stato un anno importante. Abbiamo dovuto prendere delle decisioni strategiche per il futuro dell’azienda e ottimizzare l’acquisizione di Pica avvenuta due anni fa. Dal punto di vista dei volumi di vendita e di fatturato è stato un anno positivo perché abbiamo centrato gli obiettivi che ci eravamo dati . Il mercato sia per
quanto riguarda le coperture che per il faccia a vista è sempre in difficoltà: le nuove costruzioni danno piccoli segnali di risveglio, la riqualificazione vede tanti competitor, quindi il lavoro è difficile e complesso. Nel nostro settore qualche nostro concorrente si è ritirato dal mercato, questa cosa può aprire nuove opportunità, ma è anche il segnale che il mercato va rivisto. In questa ottica stiamo lavorando al nostro interno per presentare l’azienda in maniera sempre più tecnica, puntando non più alla vendita del singolo elemento ma su soluzioni integrate per affrontare le esigenze dell’architettura contemporanea e sul supporto tecnico.
Quali sono le vostre previsioni per il 2020?
Sostanzialmente non ci aspettiamo evoluzioni né positive né negative. Non penso che il mercato abbia grossi stravolgimenti, e penso che più o meno ci terremo sulla falsariga dell’anno precedente. Vogliamo continuare sulla strada già intrapresa, presentando qualche nuovo prodotto e riposizionando alcuni marchi, grazie al grande lavoro di marketing e comunicazione che stiamo portando avanti.
Quale novità avete presentato a Klimahouse?
Questa edizione di Klimahouse ha rappresentato per Terreal Italia un momento clou perché abbiamo presentato Terracoat, il cappotto prefabbricato con rivestimento in laterizio faccia a vista. Siamo molto felici di presentare questa soluzione per l’isolamento, che permette di soddisfare tutte le esigenze della moderna architettura. In più, grazie alle varie finiture e formati disponibili, e agli elementi speciali e accessori, Terracoat è in grado di adattarsi alle richieste di ogni cliente, per un progetto davvero su misura.
Blocchi in laterizio riempiti con Eps e grafite
Gianni Meneghini, vicepresidente Fbm
Com’è andato il 2019 per Fbm?
Il 2019 è stato l’anno di inversione vera e propria di tendenza. Il fatturato è cresciuto bene, e anche sul fronte dei prezzi siamo riusciti a recuperare marginalità rispetto agli anni precedenti, quindi siamo molto soddisfatti.
Avete fatto anche delle acquisizioni…
Sì, abbiamo portato a termine delle acquisizioni. La concentrazione nel settore dei laterizi è inevitabile, dati i volumi ormai ridotti. Abbiamo puntato soprattutto a prodotti che ci hanno portato a incrementare i volumi.
Come si è aperto il 2020 e quali sono le vostre previsioni a fine anno?
Sicuramente il Sismabonus e gli incentivi fiscali apriranno opportunità in più rispetto all’anno scorso, ma il trend positivo va supportato con innovazioni ad alto livello tecnologico che permettono di aumentare le marginalità e nuove concentrazioni.
Quale novità avete presentato a Klimahouse?
Una gamma di blocchi in laterizio riempiti con Eps e grafite e nuove linee di tegole, mercato in cui siamo leader in Italia, dalle prestazioni superiori. Come la linea Coppo Alpino, ottenuta con una miscela di argille selezionate e un’attenzione al processo produttivo tale da garantire i più alti standard qualitativi.
Nuovi sistemi per coperture a falde e piane
Carlos Hernandez Puente, direttore generale BMI Italia
Come è andato il mercato nel 2019?
Il mercato delle coperture in generale non sta crescendo molto. L’ inizio dell’anno è stato molto interessante, poi le condizioni climatiche hanno rallentato un po’ le attività in cantiere. Il Gruppo BMI rimane comunque il numero uno nel mondo, con un fatturato di 5 miliardi solo per il settore delle coperture, ed è l’unico a occuparsi contemporaneamente di tetti piani e a falda.
Che cosa vi aspettate da quest’anno?
Il mercato sarà più o meno stabile. I numeri saranno più o meno sulla falsariga dell’anno precedente. Per il 2020 BMI ha comunque tante novità in cantiere.
Quale novità avete presentato a Klimahouse?
In fiera abbiamo presentato nuovi sistemi per le coperture a falda e piane che permettono di facilitare la posa e risparmiare tempo in cantiere, fino al 35-40% rispetto a un sistema tradizionale. In particolare abbiamo due nuove soluzioni: System Pro e System First con isolante in poliuretano PIR. In più siamo in grado di offrire una garanzia di 15 anni su tutto il sistema tetto.
Un coppo come una volta, ma moderno
Matteo Righetto, key account manager Vardanega
Com’è andato il 2019 per Vardanega?
È stato un anno di crescita, notevole soprattutto all’estero ma anche per il mercato nazionale che dà segnali incoraggianti.
Come si è aperto il 2020 e quali aspettative avete per quest’anno?
Anche il 2020 si è aperto molto bene, le condizioni meteorologiche favorevoli ci hanno dato una mano. Nel 2020, vogliamo riconfermare e rafforzare il trend dello scorso anno e magari anche fare ancora meglio.
Quale novità avete presentato a Klimahouse?
Abbiamo presentato Coppo Autentico per soddisfare coloro che cercano una copertura dall’aspetto anticato, non solo per colorazione ma anche nel senso materico. Questo manufatto si presenta con una superficie rigata, che richiama i segni che in passato le dita lasciavano sulla superficie dell’argilla nell’atto di modellare il coppo. Coppo Autentico è indicato nei lavori di restauro o rifacimento dei tetti, là dove ci siano vincoli paesaggistici. Garantisce inoltre i più elevati standard di resistenza al gelo, ben al di sopra dei cicli richiesti dalla normativa vigente, e si attesta al vertice anche per le altre certificazioni richieste dalla normativa sui manti di copertura in laterizio.