La fine dell’emergenza per l’economia coincide con una maggiore fiducia degli italiani, che sono disposti a spendere di più. Anche per gli immobili. Secondo l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, la disponibilità di spesa per comprare casa è aumentata. Nelle grandi città la maggiore concentrazione della richiesta, nel luglio scorso, è compresa nella fascia di spesa più bassa, fino a 119 mila euro (23,8%). Segue il 22,9% che si concentra nella fascia di spesa compresa tra 120 e 169 mila e il 22,4% di quella tra 170 e 249 mila euro. Rispetto a un anno fa si nota un aumento della percentuale sulla classe di spesa più bassa (+2,2%). È stabile la concentrazione nella fascia successiva (120-169 mila) e in diminuzione su tutte le altre classi di spesa. Rispetto alla media delle grandi città si discostano Roma, dove la maggioranza delle richieste riguarda immobili dal valore compreso tra 250 e 349 mila (26,5%), Milano, Firenze e Bari con una maggiore concentrazione nella fascia compresa tra 170 e 249 mila. A Bologna incide maggiormente la fascia di spesa compresa tra 120 e 169 mila. Negli altri capoluoghi di regione che non sono grandi città si registra un aumento della percentuale di coloro che desiderano spendere fino a 119 mila euro: un anno fa incidevano per il 39,8%, adesso per il 41%. In diminuzione la percentuale di richieste nelle fasce di spesa intermedie, in particolare per quella compresa tra 170 e 249 mila (-1,8%). Anche le realtà più piccole, quindi, seguono il trend rilevato nelle grandi città, tuttavia con aumenti meno consistenti e diminuzioni più accentuate.