Arch and Art: Chipperfield esalta il laterizio

 

Dal 1 aprile fino a al 20 settembre 2016 i giardini della Triennale di Milano ospitano una mostra che ha come protagonisti dieci maestri dell’architettura e arte contemporanea. L’esposizione battezzata Arch and art, è un’idea  di Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza, realizzata da Domus e prodotto in collaborazione con la Triennale, si concretizza nell’opera collettiva (composta di cinque installazioni) di dieci coppie di maestri: David Chipperfield e Michelangelo Pistoletto, Michele De Lucchi ed Enzo Cucchi, Hans Kollhoff e Mimmo Paladino, Eduardo Souto de Moura e Jannis Kounellis, Francesco Venezia ed Ettore Spalletti.

Il progetto testimonia il legame trasversale che unisce reciprocamente l’opera architettonica all’opera d’arte. Due discipline che, pur avendo realizzato fianco a fianco, i luoghi e gli spazi di vita degli uomini, nel recente passato si sono sempre più allontanate tra loro. In questo scenario Arch and Art nasce proprio con l’obiettivo di ricongiungere appunto architettura e arte: «Questo spunto si arricchisce di un terzo elemento, che è l’elemento sintattico condiviso da due delle installazioni, vale a dire il laterizio usato come rivestimento faccia a vista. SanMarco, già partner tecnico della XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano, ha fornito materiale e know how tecnico», spiega Davide Desiderio, Corporate Image & Communication Manager di SanMarco Terreal.

La casetta in mattoni faccia a vista di David Chippierfield
La casetta in mattoni faccia a vista di David Chipperfield

È il caso dei manufatto progettato da David Chipperfield, una “casetta” in mattoni faccia a vista che, a sorta di guscio, ne contiene o avvolge un’altra, quella di Michelangelo Pistoletto. Raccontano le due facce di un’unica idea, due cose che si completano a vicenda. Dal punto di vista costruttivo, i rivestimenti sono realizzati in mattone facciavista a pasta molle prodotto da SanMarco partendo dalla collaborazione con l’architetto Chipperfield che utilizza lo stesso mattone anche in un’altra architettura, l’ampliamento del Cimitero di San Michele a Venezia. Il particolare mattone, che ha il nome di “Incoerente”, è tagliato sulla faccia a vista per mostrare la presenza di inserti di altri materiali lapidei nell’impasto argilloso. Questa caratteristica produttiva dà vita a una superficie vibrante e originale. Inoltre, le inclusioni lapidee punteggiano una campitura di fondo, costituita dalla argilla rossa “messa a nudo”,  e resa omogenea dalla malta colorata sugli stessi toni dell’argilla.SanMarco2

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