Sei anni di stipendio per un bilocale

Se compro casa quanto ci metterò a pagarla? Alla domanda tenta di rispondere l’analisi condotta dall’ufficio studi del Gruppo Tecnocasa. L’ipotesi parte dai dati relativi al prezzo al metro quadrato di un appartamento medio usato e sulle retribuzioni contrattuali annue di cassa per dipendente (esclusi i dirigenti) a tempo pieno, per attività economica e contratto, ricavate dai dati Istat. Tecnocasa ha inoltre ipotizzato che il reddito fosse destinato interamente all’acquisto di un’abitazione di 65 metri quadri. Inoltre, il calcolo parte dal presupposto che i prezzi nel 2013 sono diminuiti dell’8,9% e la retribuzione media per dipendente sia cresciuta dell’1,4%. Risultato: a livello nazionale sono necessarie sei annualità di stipendio per comprare casa, in leggero calo rispetto al 2012, quando ne servivano 6,4. Bologna conferma il trend nazionale (-0,4), Genova e Milano si posizionano ai poli opposti: la città della Lanterna passa da 5,2 a 4,5; il capoluogo lombardo è pressoché stabile (-0,1). Variazioni contenute anche per Napoli (-0,2), Palermo e Verona (-0,3 ciascuna); è più facile acquistare casa a Torino, Roma (-0,6 annualità), Bari e Firenze (-0,5). Roma si conferma la città in cui è necessario il maggior numero di annualità per comprare casa ma, per la prima volta dal 2003, il valore scende sotto le dieci annualità (da 10,4 a 9,8). Seguono Milano con 8,1 e, con 7,3, Napoli e Firenze. Dalla parte opposta, Palermo è sempre la città in cui servono meno annualità (3,7), mentre Bologna riflette la media nazionale con 5,7 annualità; nelle altre realtà territoriali il valore oscilla tra 4,1 e 4,6 annualità. casa3333

Effettuando un confronto a distanza di dieci anni (2003-2013) le variazioni diventano più significative. A livello nazionale il dato è passato da 7,2 del 2003 a 6 del 2013, con una diminuzione media di 1,2 annualità. Genova e Torino riflettono la media nazionale, con una variazione di -1,2 e -1,1 rispettivamente. Più interessanti i dati relativi ai due capoluoghi appenninici, che hanno evidenziato un calo di più di 2,5 annualità: Firenze passa da 10 a 7,3, Bologna da 8,3 a 5,7. Le due maggiori città della Penisola hanno fatto segnare un andamento contrastante: Milano perde 2,6 annualità, passando da 10,7 a 8,1; a Roma, al contrario, ne servono 0,7 in più rispetto alle 9,1 del 2003. È più facile acquistare casa a Verona (-1,4 annualità) e nelle tre grandi metropoli del Sud (-0,4 a Palermo, -0,6 a Napoli e -0,8 a Bari).

 

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