Anie chiede che, nel rivedere il sistema di qualificazione delle imprese che realizzano lavori pubblici (sistema Soa), si consideri il ruolo sempre crescente della tecnologia e della innovazione tecnologica nelle costruzioni. L’associazione chiede anche la riduzione e semplificazione della documentazione richiesta alle imprese per la partecipazione alle gare, spostando il focus sulla valutazione delle offerte. Con riguardo alla valutazione delle offerte, peraltro, le direttive privilegiano, rispetto al criterio del prezzo più basso, quelle che tengano contro della qualità/prezzo. Anie vuole, infine, che pur, nell’ambito di un Testo Unico sugli appalti sia prevista una disciplina autonoma e autosufficiente per gli affidamenti nei Settori Speciali, superando la tecnica del rinvio adottata fino ad oggi dal Codice Appalti. Il disegno di legge delega per l’attuazione delle direttive appalti pubblici e concessioni, nel testo approvato dal Senato, passa all’esame della Camera per l’approvazione definitiva. La Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera, nei giorni scorsi, ha avviato l’esame in sede referente del disegno di legge, richiedendo i contributi del Ministero delle Infrastrutture e trasporti, dell’Autorità Nazionale Anticorruzione e delle maggiori Associazioni del settore.