«Vogliamo l’edilizia 4.0». La richiesta al governo è degli industriali riuniti in occasione dell’assemblea dell’Anie, l’associazione di categoria a cui aderiscono 1300 aziende del settore elettrotecnico ed elettronico. Le richieste al nuovo governo hanno avuto la voce del presidente dell’associazione Giuliano Busetto. Ecco le richiesta per sviluppare l’edilizia:
1. continuità al Piano Impresa 4.0 con un messaggio in più: «Tendere strutturali i benefici fiscali di chi investe»
2. piena attuazione della Strategia Energetica Nazionale, ovvero più rinnovabili, più efficienza energetica, più elettrificazione della domanda. Infine, le due richieste più forti: in primo luogo il desiderio
3. Innovazione 4.0 trasferita all’edilizia
4. Maggiori investimenti per le infrastrutture
Secondo Anie l’edilizia deve puntare sulle smart city e sulle infrastrutture (trasporti, banda ultralarga). Insomma, promosso l’operato del Governo precedente e un po’ di ansia per il futuro, dato che le infrastrutture in particolare sembrano non godere di grande considerazione nel nuovo esecutivo.
I dati Anie dipingono, per il momento, una situazione positiva: crescita del 2,7% rispetto al 2016, +7,8% per l’elettronica. E il primo semestre 2018 vede già un incremento di ricavi per il 58% di 130 imprese ingtervistate, mentre il 57% sostiene che crescerà entro la fine dell’anno. Confindustria, comunque, ha fatto presente al governo la necessità di non abbandonare la Tave salvaguardare l’Ilva di Taranto. Si vedrà.