Angaisa all’attacco sui regolamenti europei per i gas fluorati. L’Unione Europea spinge per la Phase down (eliminazione graduale degli F-gas), che prevede che i gas fluorurati vengano prima limitati e poi tolti con gradualità dal mercato mentre, nel contempo, si introdurranno nuovi gas refrigeranti di sintesi. Dopo il 2020 è previsto il ritorno (cadenzato) ai refrigeranti naturali (biossido di carbonio, ammoniaca). Secondo l’associazione nazionale dei commercianti in articoli idrosanitari, è necessario che governo e ministeri si attivino per completare un quadro normativo che presenta ancora alcune zone d’ombra e che può quindi causare comportamenti non omogenei all’interno del mercato da parte dei diversi operatori, con il rischio di vedere disattese, almeno in parte, le finalità del regolamento. Secondo Angaisa, inoltre, permangono dubbi in merito ad alcune modalità applicative del regolamento, in particolare per quanto concerne la cessione di apparecchiature non ermeticamente sigillate contenenti F-gas ad imprese non certificate e a privati. È anche fondamentale che l’Italia dia al più presto attuazione a quanto previsto in tema di sanzioni, onde evitare che il comportamento scorretto di pochi possa favorire un vero e proprio circolo vizioso, a fronte del quale le prescrizioni del Regolamento rimarrebbero «lettera morta». Vanno, infine, individuati gli organi di controllo ai quali verranno demandate le verifiche, da cui conseguiranno le relative sanzioni, definendone le tipologie, in relazione ai diversi oneri posti a carico dei singoli operatori (produttori, distributori, installatori).