Analisi del settore vernici in Italia: i bilanci comparati 2018-2023

Colori vivaci per i bilanci delle imprese

Il panel di 30 aziende considerate nell’analisi del Centro Studi YouTrade ha messo a segno un’impetuosa crescita per il settore vernici dopo la pausa pandemica. Con un assestamento che non cancella l’aumento del 34,3% rispetto ai risultati 2018.

Che il settore vernici e del colore sia un settore fortemente dinamico e molto veloce, rapido nell’adeguarsi ai cambiamenti di mercato, adottando strategie in grado di seguirne l’evoluzione, è cosa risaputa. Ed è testimoniata dai dati di mercato delle principali aziende di produzione.

L’analisi di lungo periodo dei bilanci del settore mette in luce un andamento che riflette in modo quasi perfetto quello delle costruzioni, anche se le aziende produttrici con i loro prodotti non si rivolgono solo al mercato edilizio, ma anche ad altri segmenti.

In ogni caso, la forte crescita dell’edilizia nel periodo post pandemia si riflette direttamente nelle dinamiche delle principali aziende, che sono state monitorate dal Centro Studi YouTrade attraverso una lettura comparata dei bilanci in un orizzonte di medio-lungo periodo, ovvero dal 2018 al 2023.

Purtroppo, a causa della tempistica con la quale i bilanci ufficiali sono resi disponibili nel registro camerale, non tutte le principali aziende sono presenti nei dati che pubblichiamo in queste pagine.

Aziende che troveranno, invece, la loro collocazione nella consueta pubblicazione speciale che ogni anno il Centro Studi YouTrade dedica espressamente ai bilanci (in uscita con il numero di YouTrade di dicembre /gennaio).

Pertanto, i dati che troverete nei grafici e tabelle associate a questo articolo vedono assenti aziende come Ppg Architectural Coatings Italy, Dow Italia, Covema Vernici, Sestriere Vernici, Valt Plastic, Valpaint, Colorificio Carson e Spring Color: otto aziende che nel 2022 hanno rappresentato un fatturato aggregato pari a quasi 195 milioni di euro.

Andamento del fatturato delle principali imprese del settore del colore in Italia 2018-2023 per classi di fatturato
Andamento del fatturato delle principali imprese del settore del colore in Italia 2018-2023 per classi di fatturato. Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali

Fatturato aggregato del settore vernici

In ogni caso, presentiamo in queste pagine l’analisi di 30 aziende che complessivamente hanno rappresentato nel 2023 un fatturato aggregato di 1,5 miliardi di euro, in crescita dello +0,3% rispetto a quello realizzato nel 2022, ma in aumento del 34,3% se confrontato con quello realizzato nel 2018.

L’andamento della produzione ha visto un incremento del 2,0% nel 2019, poi, causa pandemia, nel 2020 si è registrata una flessione del 4,4%.

La ripresa post covid evidenzia una crescita nel 2021 del 24,5%, alla quale è seguito un ulteriore incremento nel 2022 del 10,3%, per arrivare al consolidamento del mercato nel 2023, con un ulteriore +0,3%.

Ma il dato forse più rilevante non è tanto quello della crescita del giro d’affari delle 30 aziende analizzate, quanto la dinamica della redditività delle stesse, che se messa a confronto con quella dei fatturati fa emergere alcune interessanti riflessioni.

Fatto 100 i valori di fatturato e utili relativi al 2018, utilizzando dunque il valore di fatturato e utili del 2018 come numero indice e dunque permettendo un confronto tra le dinamiche dei due indicatori, emerge che mentre tra il 2018 e il 2023 il fatturato è cresciuto da 100 a 134,3 (ovvero con un aumento del 34,3%), gli utili sono volati a 483,9, facendo segnare un incremento complessivo del 383,9%.

Questo aumento si riflette in una crescita della percentuale degli utili sul fatturato che nel 2018, per le aziende analizzate, era pari all’1,9% e che nel 2023 è salita al 6,9%.

Le dinamiche del settore vernici

Molto interessante, al riguardo, è analizzare le dinamiche per classi dimensionali di aziende. Innanzitutto, la dinamica 2018-2023 mette in evidenza come la crescita aggregata sia in realtà ripartita diversamente tra le varie classi.

Le imprese di piccola dimensione fanno segnare il valore più contenuto, pari al +14,7%, anche se nell’ultimo anno sono quelle che hanno presentato la dinamica migliore: +1,7%.

Seguono poi le grandi aziende, quelle con oltre 100 milioni di euro di fatturato nel 2023, che nei sei anni considerati hanno avuto un incremento del 25,4%, con un consolidamento nell’ultimo anno che di fatto presenta un valore di crescita del fatturato pari a zero.

Diverso il discorso per le imprese di media e medio-grande dimensione.

Quelle con fatturato da 10 fino a 25 milioni di euro hanno fatto segnare nei sei anni un incremento del +38,2%, anche se nell’ultimo anno hanno presentato una leggera flessione, nell’ordine del -0,6%, che in questa fase di mercato può essere considerato un consolidamento al pari di quello delle aziende maggiori.

Le imprese con la migliore performance di crescita sono quelle con fatturati nel 2023 compresi tra 25 e 100 milioni, che fanno segnare +74,5% nei sei anni, con una crescita media anche nel 2023 di +1,5%.

Le classi dimensionali di impresa evidenziano differenza soprattutto nella redditività, che se misurata con la percentuale di utili sul fatturato mostra come le aziende di maggiori dimensioni sono quelle con la migliore redditività.

Nel 2023 la percentuale di utili sul fatturato per le imprese con oltre 100 milioni di fatturato è stata pari al 7,3%, seguita da quelle tra 25 e 100 milioni con il 7,1%. Scende al 5,3% la redditività delle aziende tra 10 e 25 milioni e ulteriormente al 2,9% quella delle aziende con meno di 10 milioni di fatturato.

Altro dato molto interessante è che nel 2018 solo due aziende presentavano un fatturato superiore a 100 milioni di euro, un valore salito a tre aziende nel 2021 e poi a sei aziende nel 2022, valore confermato anche nel 2023.

Fatturato e utili
Fatturato e utili

Le eccezioni

La crescita del mercato nel lungo periodo ha di fatto beneficiato tutte le aziende, con tre sole eccezioni. Leader della classifica è Akzo Nobel Coatings, che presenta un fatturato di 407,7 milioni di euro, in crescita del 20,7% rispetto al 2018 ma in calo leggero di -0,3% nel 2023.

Leader per velocità di crescita nel lungo periodo è Ivas: con un aumento del fatturato del 271,4%, l’azienda è passata da 22,5 a 83,6 milioni di euro e nel 2023 è cresciuta dello 0,7%, proseguendo, pur se in misura molto contenuta, il suo trend di sviluppo.

Vi sono altre due aziende che mostrano dinamiche di crescita del fatturato oltre il 100% nei sei anni, e sono il Colorificio Lagioia e Straudi. La prima è un’azienda di piccole dimensioni, ma comunque in crescita, mentre Straudi è passata dai 25 milioni di euro del 2018 agli attuali 50,8 milioni.

Altre aziende con crescite superiori a quelle medie del campione sono San Marco Group, Di Donato, Barozzi Vernici, Cap Arreghini, Licata, Colorificio Paulin, Ard Raccanello, Cipir 1930, Colorificio Atria, Loggia Industria Vernici, Estalia, Boero Bartolomeo e Farbe.

Andamento del fatturato delle principali imprese del settore del colore in Italia 2018-2023
Andamento del fatturato delle principali imprese del settore del colore in Italia 2018-2023. Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali

Chi fa più utili

Sul fronte della redditività nel settore vernici, sono 11 le aziende che nel 2023 hanno fatto registrare un valore superiore a quello medio, che ricordiamo è stato pari al 6,9% di utili sul fatturato.

Leader di questa classifica è San Marco Group con il 15,7% di utili sul fatturato, seguita da Ivas con il 10,8% e dal Colorificio Atria con il 10,1%. Comprese tra il 6,9% e il 10% vi sono poi Lechler, Cap Arreghini, Sherwin-Williams Italy, Licata, Ard Raccanello, Colorificio A.&B.Casati, Spiver e Barozzi Vernici.

Complessivamente le 30 aziende analizzate hanno fatto registrare utili aggregati per 103,6 milioni di euro, un quinto dei quali riferiti alla leader di mercato, Akzo Nobel Coatings, che da sola registra nel 2023 20,8 milioni di euro di utili.

Da segnalare, poi, San Marco Group con 17,6 milioni di euro di utili e, a seguire in questa classifica della dimensione della redditività, Sherwin-Williams Italy e Lechler, rispettivamente con 11,7 e 10,5 milioni.

Queste quattro aziende di fatto hanno rappresentato nel 2023 il 60% dei profitti aggregati delle aziende del campione.

Conclusione

I dati qui presentati e illustrati nelle tabelle evidenziano che al di là della dinamica complessiva, vi sono singole aziende che in questi anni hanno messo a punto strategie di crescita e di consolidamento che oggi, di fronte agli scenari di rallentamento fisiologico del mercato, le mettono in una condizione di sicurezza, certamente con capacità operative tali da poter affrontare in modo più adeguato di un tempo il futuro che ci aspetta.

a cura del Centro Studi YouTrade

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome qui