Gli emiri nel centro di Milano. E, come in un film, non si limitano ad acquistare qualche appartamento di lusso, ma comprano un intero quartiere, quello dei nuovi grattacieli. Porta Nuova, infatti, passa interamente al fondo del Qatar Qia. Lo ha annunciato Hines, la società guidata da Manfredi Catella che era il maggiore investitore nell’area. Il Qatar non è nuovo: la società immobiliare araba aveva già il 40% del progetto immobiliare milanese. Ora si compra le quote degli altri soci: Unipol, il fondo pensioni Ttiaa Cref, Coima (famiglia Catella) e, appunto, Hines. Del progetto fanno parte il Bosco Verticale progettato dallo Studio Boeri, da poco eletto come il migliore grattacielo del mondo, e la torre Unicredit disegnata dell’architetto argentino Cesar Pelli. La crisi economica ha, comunque, frenato le ambizioni di Porta Nuova: finora solo il 65% delle residenze è stato venduto. Il prezzo ufficiale dell’operazione non è finora noto, ma la stima dell’intera area è di circa 2 miliardi. Con questo investimento l’Italia diventa il secondo Paese europeo dopo l’Inghilterra in cui il fondo sovrano del Qatar è maggiormente presente.