Addio Concordia, il Giglio pronto a diventare una smart island

Terminata la brutta avventura della Costa Concordia, l’isola del Giglio potrebbe diventare la prima smart island d’Italia, grazie a un progetto che introdurrà impianti fotovoltaici e sistemi per l’accumulo dell’energia, gestiti da soluzioni hi-tech con l’obiettivo di dismettere l’attuale metodo di produzione altamente inquinante. Infatti, come le altre isole non connesse alla rete elettrica nazionale, il fabbisogno energetico è garantito da motori alimentati a gasolio, che non solo sono un danno per l’ambiente, ma disperdono circa i tre quarti dell’energia prodotta sotto forma di calore refluo. In pratica, per erogare 10 milioni di kilowattora l’anno, vengono bruciate oltre 2.300 tonnellate di gasolio immettendo nell’atmosfera 7.500 tonnellate di anidride carbonica senza contare gli altri elementi nocivi. Uno spreco che costa in bolletta 60 milioni di euro l’anno dato che le tariffe sono in media sei volte superiori al prezzo continentale. Per porre fine a questa situazione è stato siglato un protocollo d’intesa, che riguarda anche la vicina isola di Giannutri, tra il Comune dell’Isola del Giglio, l’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, l’Acquedotto del Fiora e Sie (società concessionaria della produzione e distribuzione dell’energia elettrica nell’isola) Ibm e Terna Plus, la società del gruppo Terna che gestisce le attività non tradizionali. Che insieme metteranno a punto un sistema elettrico all’avanguardia basato su una rete intelligente e integrata, per esempio si farà leva sul sistema di gestione dei contatori elettronici, per la produzione e la distribuzione di energia più pulita.

Isola del Giglio, il porto
Isola del Giglio, il porto

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