Un vincolo, l’uso del legno e 5 milioni 700 mila euro per ristrutturare il quartiere Auvry Barbusse ad Aubervilliers, un sobborgo di Parigi. Va da sé che il nuovo complesso residenziale, sorto su un ex sito industriale che si estende per 1 ettaro e mezzo, è ad alta efficienza energetica, con un’attenzione all’aggregazione sociale e un forte impatto estetico con un design agevolato dal legno come materiale comune. Si tratta di tre edifici, orientati per massimizzare la luce naturale, con 39 appartamenti su più livelli, tre negozi e un parcheggio, progettati dallo studio parigino Tectône architectes: le basi strutturali, il piano terra, le scale e i vani degli ascensori sono in calcestruzzo bianco, che delimita anche la parte inferiore della facciata, per migliorare l’isolamento termico; i piani superiori, ossia gli appartamenti, colonne, travi, travetti, pavimenti e tutto il resto sono invece completamente in legno, così come la parte alta della facciata. Che è realizzata con pannelli prefabbricati rivestiti da doghe di pino non trattate per conferire un aspetto molto naturale, il cui colore virerà sull’argento con il tempo. Questa sorta di doppia pelle in legno ha una funzione protettiva: dalla luce del sole a sud, dal calore in estate e dagli sguardi indiscreti sempre. Tra gli strati di legno scorrono delle persiane e sottili strisce dello stesso materiale sono disposte in verticale sulle passerelle e terrazze che collegano i diversi livelli degli appartamenti che hanno doppia o tripla esposizione e almeno un balcone o una terrazza. Sui tetti l’acqua piovana viene raccolta e riciclata per l’irrigazione in loco e dei giardini che circondano il complesso.