In contemporanea con il Saie alla fiera di Bologna si svolge la Smart City Exhibition, una manifestazione di tre giorni per scoprire cosa sta cambiando nel mondo dell’innovazione al servizio delle città. Già, perché quando si parla di rigenerazione urbana non si può fare a meno di pensare alle Smart City, quel modello di città dove le case, la rete elettrica, il sistema idrico, i semafori, le macchine, perfino i bidoni dei rifiuti, e qualsiasi altro oggetto sia possibile dotare di un sensore, sarà connesso in un ecosistema. Attenzione questa rivoluzione intelligente dipende da chi ci amministra ma anche da noi. E proprio sulla partecipazione, ma non solo, si basa il progetto Floodis di Microsoft, una soluzione per ottimizzare la gestione delle alluvioni grazie a un più efficace intervento della protezione civile e al coinvolgimento dei cittadini.
Il sistema, frutto di un lavoro biennale del Microsoft Innovation Center di Torino coordinato dall’Istituto Superiore Mario Boella, si basa sulla piattaforma di Cloud Computing Microsoft Azure e su Azure Mobile Services per ricevere le segnalazioni in tempo reale degli utenti tramite un’app gratuita per smartphone e tablet. Basta scattare una foto e inviare le segnalazioni geolocalizzate al centro di controllo, che le raccoglie, le monitora e le utilizza per la creazione di mappe previsionali e di estensione dell’alluvione. Il sistema è stato testato con successo in Albania e in Veneto, in aree ad alto rischio alluvionale, come strumento complementare ai sistemi già utilizzati dalle amministrazione locali. Obiettivo? Offrire un sistema avanzato di gestione e allerta delle situazioni di emergenza in caso d’inondazioni per mitigarne l’impatto, migliorare i tempi d’intervento e l’efficacia degli operatori.