«Siamo in una situazione economica drammatica». Lo ha ribadito il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, al meeting di Rimini. Secondo Squinzi, l’Italia ha vissuto «negli ultimi 20 anni al di sopra dei propri mezzi, sta distruggendo ricchezza e ha bisogno di una scossa». I primi due trimestri dell’anno non sono stati buoni e secondo il presidente di Confindustria, «stiamo andando anche quest’anno verso un dato negativo. Non so se l’anno chiuderà con -0,2 oppure -0,3%, ma la conclusione sarà negativa a meno di un miracolo». Non sono mancate critiche al governo e soprattutto nei confronti della scelta del bonus di 80 euro, che non ha prodotto risultati. Secondo Squinzi, un intervento sul cuneo fiscale per tagliare il costo del lavoro sarebbe stato più produttivo. «Noi abbiamo detto che non eravamo d’accordo con gli 80 euro. Un intervento sul cuneo fiscale sarebbe stato molto più produttivo in termini di crescita». Su questo comunque, secondo il leader degli industriali, «ci si può confrontare», ma occorre «tenere presente che in questo momento bisogna essere capaci di fare tagli e rinunce che vadano nella direzione di ricreare lavoro, perché senza lavoro non rivedremo progresso sociale nel Paese». «Chi ci governa deve prendere decisioni dolorose che ci portino verso la crescita», ha aggiunto Squinzi, secondo il quale gli italiani sono pronti a fare sacrifici purché «ci permettano di ritornare alla crescita». In questo momento, secondo Squinzi, c’è «una serie di riforme che vanno fatte, un lavoro gigantesco, per recuperare grande ritardo perché non si è fatto da troppi anni».